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Come si dice melagrana in sardo campidanese?
Come si dice melagrana in sardo campidanese e da dove deriva questa parola?
Scoprire la melagrana e i suoi segreti nel sardo campidanese.
In un viaggio tra i colori e i sapori della Sardegna, non si può evitare di imbattersi nella melagrana, un frutto simbolo di ricchezza e abbondanza. Ma come si dice melagrana in sardo campidanese? La risposta è “s’arenada”, un termine che affonda le radici nell’influenza linguistica spagnola, derivando dalla parola “granada”. Questo legame storico rivela quanto le dominazioni straniere abbiano plasmato l’identità culturale dell’isola, arricchendola di sfumature linguistiche uniche.
Il fascino della melagrana non si limita però solo al suo nome. In Sardegna, esiste un simpatico detto che circola tra la gente: “S’arris’e s’arenada, arrutta a terra e squartarada”. Questa espressione, tradotta liberamente, evoca l’immagine di una melagrana che, cadendo e frantumandosi, provoca una risata quasi beffarda. Non a caso, la melagrana diventa simbolo di chi ride in modo esagerato e inopportuno, trasformando una semplice risata in un’eco di scherno.
La melagrana, con i suoi chicchi lucenti, diventa così il protagonista di una sorta di favoletta sarda, che invita a riflettere sulle dinamiche sociali e sull’importanza di mantenere un certo equilibrio nelle proprie reazioni. Una volta caduti, i chicchi del frutto si disperdono, simboleggiando un sorriso che perde di significato, proprio come quelle risate inutili che risuonano nei momenti sbagliati. La melagrana, quindi, non è solo un frutto, ma un vero e proprio specchio delle relazioni umane, ricco di storia e di saggezza popolare.