A Cagliari, Sixtynine, lo storico sexy shop di via Baylle 69, riapre le porte dell’eros ai cittadini. Un’attività lunga ventitré anni che, dopo uno periodo di stop, ritrova nuova linfa, come spiega Michele Corrias, titolare dell’attività: «Abbiamo iniziato nel 1995, quando il mio ex collega ha deciso di puntare su un’attività che, allora, mancava nel cagliaritano. Abbiamo cercato il locale e l’abbiamo trovato proprio qui, in via Baylle. Il civico è pura coincidenza».

Per più di due decenni Sixtynine ha offerto a una clientela sempre più eterogenea articoli pornografici un tempo bollati da alcuni con pregiudizio, ma ora visti con sano spirito di divertimento e senza alcun tipo di tabù, come vibratori, bambole gonfiabili, intimo e i noti “giocattoli” del sesso, insieme a prodotti più comuni come i preservativi.

Dopo il cambio della guardia e un periodo di restauro, ora Sixtynine riapre i battenti e Corrias, rimasto da solo al timone, leva i veli dalle sue vetrine, sebbene non abbia dubbi sul fatto che oggigiorno, nel 2018, le cose non siano più come prima: «Rispetto a ventitré anni fa, i tempi sono cambiati, sotto tanti punti di vista. Tuttavia, possiamo dire che, nonostante tutto, i negozi di questo tipo vanno e la gente continua ancora ad affluire». Insomma, la morale è cambiata, anche in realtà molto piccole come Cagliari e il mercato del sesso non sembra soffrire particolarmente la crisi.

Corrias non teme nemmeno Internet, “alleato” in questo sdoganamento del porno ma, soprattutto in questi anni, una bestia nera di grandi e piccoli commercianti: «Il commercio sul web c’è, certo, ma la gente continua a scegliere i negozi perché vuole visionare e toccare con mano ciò che compra. Spesso il commercio sul web delude e noi cerchiamo di batterlo puntando sulla qualità dei nostri prodotti».

Ritorno in grande stile per Dalia Kaddari, che nella tappa di Madrid dei Campionati Europei per Nazioni si riprende con decisione il titolo di miglior velocista italiana nei 200 metri. Dopo alcune prestazioni sopra i 23 secondi che avevano fatto sorgere dubbi sulla sua condizione, l’atleta sarda ha lanciato un messaggio chiaro sulla pista veloce dello stadio Vallehermoso, teatro di numerosi primati in questa edizione della competizione continentale.

Foto Francesca Grana/FIDAL

Allenata da Fabrizio Fanni e in forza alle Fiamme Oro dal 2019, la sprinter di Quartu Sant’Elena ha chiuso in 22.68 secondi (-0.4), solo quattro centesimi sopra il suo record personale, ottenuto nel 2021 quando vinse l’oro agli Europei Under 23. Con questo risultato, Kaddari ha conquistato il secondo posto nella serie B, battuta soltanto dalla magiara Takacs, autrice di un nuovo primato nazionale (22.65), e il settimo tempo assoluto nella classifica generale.

La prestazione rappresenta la seconda miglior gara in carriera per Kaddari, che torna così sotto il muro dei 22.70 dopo due stagioni, confermando il suo valore internazionale e la ritrovata condizione in vista dei prossimi appuntamenti estivi.

La giornata spagnola è stata positiva anche per l’Italia, con il primo posto di Leonardo Fabbri nel getto del peso, la solida prova di Larissa Iapichino e il successo della staffetta 4×400 mista, già sicura del gradino più alto del podio. Alla fine della manifestazione, come due anni fa a Chorzów (Polonia), l’Italia chiude al primo posto assoluto, confermandosi al vertice dell’atletica europea per nazioni. Fonte FIDAL, Federazione italiana di atletica leggera.