Ctm: tentata rapina sull’1. Un anello e un braccialetto incastrano l’aggressore

Un anello e un braccialetto, indossati al momento dell’aggressione e ancora indosso al momento del fermo, hanno guidato gli agenti della polizia di Stato nell'identificazione
Sene Mamoud, senegalese trentottenne, plurigiudicato con precedenti per rapina e aggressione, residente a Cagliari dal 2002 e attualmente in attesa della revoca del permesso di soggiorno. È questa l’identità dell’uomo che lo scorso 10 aprile ha aggredito una giovane a bordo della linea 1 del CTM.
Un anello e un braccialetto, indossati al momento dell’aggressione e ancora indosso al momento del fermo, hanno guidato gli agenti della polizia di Stato nell’identificazione. Fondamentali in tal senso le immagini riprese dalla telecamera attiva a bordo dell’autobus. Al momento del fermo, avvenuto nei pressi della residenza dell’uomo, in via Riva di Ponente, «è stata la stessa comunità senegalese ad agevolare la consegna dell’aggressore, consapevole che la pressione della Polizia non sarebbe scemata».
«Un risultato importante, che conferma la bontà di quanto fatto in collaborazione con l’azienda dei trasporti CTM». È con soddisfazione che Marco Basile, comandante della Squadra Mobile, racconta le nuove attività di controllo alle fermate del pullman. «Un protocollo di prevenzione e sicurezza che di fatto esiste da tempo, ma che nell’ultimo periodo ha senz’altro subito un’intensificazione, con ottimi risultati», precisa il vice questore Veronica Madau, che parla di una vera e propria “sicurezza partecipata”. Al termine dell’operazione Sene Mamadou è stato trasportato al carcere di Uta.

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