È ancora in corso l’intervento dei Vigili del Fuoco di Cagliari per l’incendio di un’abitazione a Quartu Sant’Elena. Questa mattina infatti intorno alle 11, un’abitazione di due piani in via G. Mameli ha preso fuoco mettendo in pericolo anche le abitazioni adiacenti. Le fiamme si sono sprigionate dal piano superiore propagandosi poi al resto della casa. Ancora sconosciute e in fase di accertamento le cause del rogo.

Ci sono stati attimi di apprensione per una bombola di GPL presente all’interno della casa e completamente avvolta dalle fiamme. I pompieri l’hanno tempestivamente portata al’esterno e messa in sicurezza. L’intervento prosegue non senza difficoltà, anche per via della strada molto stretta che per permettere le operazioni, è stata momentaneamente chiusa al traffico. 

Per domare le fiamme e mettere in sicurezza la zona, le squadre sono intervenute con sette automezzi e altre due squadre di Vigili con due autobotti e un Carro Autorespiratori per permettere il ricambio di bombole e maschere utilizzate dagli operatori. L’entità dell’incendio e la prossimità con le altre abitazioni ha richiesto inoltre l’intervento di un Funzionario Tecnico di guardia per effettuare le verifiche strutturali anche nelle abitazioni adiacenti. 

Sul posto anche i Carabinieri, la Polizia municipale di Quartu Sant’Elena e il 118.

Proseguono i controlli estivi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, mirati alla tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare nelle zone più frequentate della città. In particolare, lungo il litorale del Poetto, i militari delle Stazioni cittadine, con il supporto del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS), hanno passato al setaccio numerosi esercizi commerciali.

Durante le verifiche, l’attenzione dei Carabinieri del NAS si è concentrata su due depositi alimentari non autorizzati, ricavati all’interno di un unico locale di circa 40 metri quadrati, suddiviso senza alcuna comunicazione preventiva all’autorità sanitaria competente. I magazzini, utilizzati per lo stoccaggio di alimenti destinati a due chioschi in concessione demaniale, sono risultati in gravi condizioni di non conformità igienico-sanitaria.

Tra le irregolarità riscontrate: scaffalature arrugginite, presenza di ragnatele, accumuli di polvere, pareti con intonaci non lavabili, mancanza di aerazione e assenza totale di sistemi per il controllo degli infestanti. All’interno dei locali erano conservati alimenti ittici surgelati e altri prodotti non refrigerati, oltre a materiali destinati al contatto con gli alimenti, tutti in stato non idoneo alla conservazione.

Il responsabile legale delle due società coinvolte, un 49enne residente a Cagliari, è stato individuato come autore delle violazioni amministrative accertate. I militari hanno proceduto al sequestro dei locali e delle derrate alimentari, per un valore complessivo stimato di circa 60.000 euro, notificando le relative prescrizioni all’autorità sanitaria, che valuterà ora eventuali ulteriori provvedimenti.

Le sanzioni amministrative elevate ammontano a 6.000 euro, in riferimento alle violazioni del Decreto Legislativo 193/2007 (mancanza di registrazione, carenze igienico-sanitarie, omessa applicazione del piano HACCP) e del Decreto Legislativo 27/2001, per gravi non conformità.

L’operazione rientra nel più ampio piano di prevenzione e controllo messo in campo con l’arrivo della stagione turistica, per garantire la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle normative nel settore alimentare.