La barca va e rischia di affondare: Lopez salvi se stesso e il Cagliari

Diego Lopez è ad uno snodo cruciale: un nuovo passo falso significa esonero.
Il Cagliari rimane a + 5 dalla zona rossa, dato che le ultime tre della classifica non sono state in grado di strappare nemmeno mezzo punto in trasferta dalle loro blasonate avversarie. Dovrebbe bastare a non agitare i sonni? Chiaramente no, dato che mai come quest’anno la formazione rossoblù passa una giornata di festa con l’ansia di chi sa di doversi giocare ancora tutto per ottenere la salvezza. Diego Lopez è ad uno snodo cruciale: un nuovo passo falso significa esonero.
La barca va e sarebbe un delitto lasciarla affondare. Non si tratta tanto della nuova imbarcata subìta in casa, si tratta dell’atteggiamento tenuto nel secondo tempo. Dopo aver rischiato per due volte di segnare nella prima frazione, imbrigliando gli avversari con una tela difensiva lodevole per impegno e chiusura, il Cagliari si è letteralmente sfaldato nei secondi 45 minuti. Esattamente come col Napoli, è bastato un uno-due in cinque minuti a chiudere ogni discussione. Non è esistita la squadra che ha recuperato il doppio svantaggio con la Sampdoria, che ha battagliato con la Lazio e rimontato col Benevento. Padoin e compagni hanno lasciato fare, consegnando una certa impotenza difensiva e di gioco che il pubblico non si sarebbe mai aspettato di vedere.
Diego Lopez ha reagito tardi, con cambi poco azzeccati e nemmeno una vaga idea di quale strada percorrere. Se al Torino è bastato fare un minimo cambio – dentro una mezza punta per un centrocampista, cambio ad un modulo più offensivo ed un raggio d’azione più largo – per iniziare a macinare azioni, occasioni, galvanizzato dalla poca forza del proprio avversario. Si è notata la disparità, si è notata parecchio quando i rossoblù hanno iniziato a perdere i contrasti (sia aerei che palla a terra), ad essere sorpresi sulle seconde palle, a faticare nelle ripartenze – venendo spesso costretti a lanciare la sfera nel vuoto. E lì l’allenatore è rimasto fermo sul da farsi, arrendendosi prima dei suoi ragazzi. È bene che non si lasci prendere dallo sconforto e continui a lavorare con in testa l’obiettivo finale: Genoa e Verona sono uno snodo cruciale fondamentale per il resto della stagione, mancare punti in una sola partita significherebbe mettere a rischio una salvezza vicina.

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