Francisco Porcella, 31 anni e una carriera sportiva iniziata tra i mari sardi prima e proseguita a cavallo di onde grandi come palazzi alle Hawaii. Ora il campione sardo-hawaiano è tra i bellissimi di “Ballando con le Stelle“, il programma condotto da Milly Carlucci su Rai1 in prima serata ogni sabato.

foto instagram Francisco Porcella

Dopo aver superato le prime due puntate registrando apprezzamenti altissimi e buone votazioni, lui che mai aveva pensato di calcare un palco televisivo e per di più in veste da ballerino, ha raccontato molto di sè in un’intervista pubblicata pochi giorni fa sul settimanale “Di Più”. Ecco qualche stralcio.

Francisco è nato a New York (la mamma Kirsten è newyorkese, ndr) ma è cresciuto a Cagliari: “E quando io avevo 14 anni e lui 13 (il fratello Niccolò, anche lui campione di kitesurf e sport estremi, ndr), i nostri genitori per noi hanno fatto una cosa straordinaria: hanno capito che la nostra era una vocazione autentica e hanno deciso di spostare tutta la famiglia dall’altra parte del mondo. Ci siamo trasferiti tutti, comprese le nostre sorelline Giulia e Gaia, a Maui, Hawaii. Non smetterò mai di ringraziare i nostri genitori, che hanno rivoluzionato la loro vita per dare a mio fratello e a me la possibilità di diventare dei campioni”.

E continua, raccontando di quelli che sono i valori che muovono la sua vita: “Il surf non è uno sport ricco, ma i soldi per me contano molto meno della felicità di fare la vita che amo. Vivere sempre in viaggio dall’Atlantico al Pacifico, in cerca delle onde più grandi per appagare la mia passione, dà emozioni che i soldi non possono comprare”.

Alla domanda del giornalista sul suo vivere da giramondo, Francisco risponde così: “Si ma mi sento italianissimo, anzi sardissimo. La Sardegna per me è tante cose: è la sua tradizione, il suo stile di vita, la sua bellezza. E’ il profumo della pianta di mirto, è il sapore degli gnocchetti sardi, i malloreddus e degli spaghetti con le arselle che cucinano i miei nonni. Ed il suo mare dal colore incredibile, che non ha niente da invidiare a nessun altro mare del mondo. Presto aprirò una scuola di surf proprio in Sardegna, a Marina di Capitana“.

Appuntamento quindi a stasera con la terza puntata di “Ballando con le Stelle”: tutti pronti per votare Francisco #TeamPorcellaKuzmina!

Londra, Stadio di Wembley – Tra le luci, le chitarre distorte e il coro oceanico dei fan, c’era anche lei: la bandiera dei Quattro Mori, simbolo della Sardegna, che sventolava fiera durante una delle serate più attese del 2025. Ieri sera, in occasione del concerto-reunion degli Oasis, l’inconfondibile vessillo sardo è tornato a farsi notare in uno dei luoghi simbolo della musica mondiale.

Presente ovunque conti esserci – dai campi sportivi alle manifestazioni internazionali, fino agli eventi musicali di richiamo planetario – la bandiera della Sardegna è comparsa anche al mitico stadio di Wembley, in una serata carica di emozione per i fan della leggendaria band britannica.

Una presenza discreta ma simbolica, che ancora una volta conferma quanto i sardi portino con sé la propria identità in ogni angolo del mondo, anche nei momenti di svago e celebrazione collettiva. Lo scatto che immortala la bandiera sarda al concerto è stato gentilmente concesso da Franco Cerniglia, a cui va il nostro ringraziamento.

La bandiera dei Quattro Mori, con le sue radici storiche e la forza evocativa che la contraddistingue, è da sempre un punto fermo per la comunità sarda ovunque si trovi. Che si tratti di eventi sportivi internazionali, manifestazioni culturali o – come in questo caso – concerti rock memorabili, non manca mai di ricordare al mondo che la Sardegna c’è. E che il suo popolo, ovunque vada, non smette mai di portarla con sé.