Sanluri dedica una piazza al piccolo Giuseppe di Matteo, vittima di mafia

Giuseppe Di Matteo fu rapito (successivamente ucciso e il suo corpo disciolto nell'acido) nel 1993, a soli 13 anni. In occasione della giornata in memoria della vittime di tutte le mafie, la cittadina del medio-campidano inaugura "piazza della legalità", un nuovo spazio pubblico per ribadire il no a tutte le forme di criminalità organizzata
Una piazza “della legalità” in memoria del piccolo Giuseppe Di Matteo. L’amministrazione comunale di Sanluri, guidata dal primo cittadino Alberto Urpi, ha inaugurato un nuovo spazio verde con una dedica non di certo casuale.
Nella giornata dedicata dal ricordo delle vittime di tutte le mafie infatti, la cittadina del medio campidano, ha voluto lanciare un messaggio forte contro ogni forma di criminalità organizzata. Giuseppe Di Matteo fu rapito (e successivamente ucciso) il pomeriggio del 23 novembre 1993, a soli 13 anni, in un maneggio di Piana degli albanesi da un gruppo di mafiosi che agivano su ordine di Giovanni Brusca nel tentativo di far tacere suo padre Santino Di Matteo, collaboratore di giustizia ed ex-mafioso.
Il suo omicidio ebbe grande risalto su tutti i mezzi di comunicazione italiani anche per il cruento occultamento del cadavere, che non fu mai trovato, poiché disciolto in una vasca di acido nitrico. Alla cerimonia presenti gli studenti dell’istituto comprensivo di Sanluri i quali si sono resi protagonisti di toccanti letture e riflessioni sul tema, e diversi rappresentanti delle forze dell’ordine.
Articolo di Fabio Leo.

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