Riti pasquali: tutte le modifiche alla viabilità per la Passione di Gesù
Sabato 24 marzo cambia il traffico per la "Rappresentazione sacra della Passione di Gesù Cristo": ecco tutte le modifiche alla circolazione previste
In particolare, dalle 17 alle 23, nel viale Bonaria sarà vietato il transito (compresi i mezzi pubblici), in entrambi i sensi di marcia, tra la strada di accesso verso l’Oratorio dei Padri Mercedari e l’intersezione con viale Bonaria-Milano-Ravenna; vietata anche la sosta (prevista la rimozione forzata).
Nella stessa giornata (sabato 24 marzo) e fascia oraria (17-23), sarà vietato l’accesso nel viale Bonaria, nell’intersezione con il viale Cimitero e nella bretella da via Bottego. Previste, inoltre, le seguenti deviazioni:
– viale Bonaria (lato RAI): obbligo di svolata a sinistra o a destra;
– viale Cimitero / viale Bonaria: obbligo di proseguire diritto in entrambi i sensi di marcia;
– via Bottego / viale Bonaria: obbligo di proseguire diritto;
– via Milano / via Ravenna: obbligo di svolta a destra;
– via Ravenna / via Milano: obbligo di svolta a sinistra;
– bretella di accesso all’Oratorio dei Padri Mercedari / viale Bonari: obbligo di svolta a destra.
Le cittadine e i cittadini sono invitati a prestare la massima attenzione e ad osservare le prescrizioni e la segnaletica posizionata.
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Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, uno dei metodi educativi usato dalle mamme
Quando ancora non arrivava S.O.S. Tata a soccorrere mamme moderne sopraffatte da figli moderni, le mamme di un tempo potevano contare su "S.O.S. Zirogna", appesa dietro la porta della cucina. E quando i figli non ubbidivano entro pochi secondi, la strategia era elementare ma efficace: “La chi pigu sa zirogna”, di solito bastava la minaccia.
Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, un tempo si poteva trovare in quasi tutte le case, era uno dei metodi educativi preferito dalle mamme sarde.
Probabilmente sulle nuove generazioni questa parola non sortirà alcun effetto, ma a chi ha superato le cinquanta primavere è venuta la pelle d’oca, perché questo strumento educativo un tempo era presente in molte case.
Eh sì, perché quando ancora non arrivava S.O.S. Tata a soccorrere mamme moderne sopraffatte da figli moderni, le mamme di un tempo potevano contare su “S.O.S. Zirogna”, appesa dietro la porta della cucina. E quando i figli non ubbidivano entro pochi secondi, la strategia era elementare ma efficace: “La chi pigu sa zirogna”, di solito bastava la minaccia.
Ma così com’erano toste le mamme di un tempo, anche certi figli abituati alle “susse” la zirogna non la temevano più di tanto e così se il figlio l’aveva combinata grossa “Una passara ‘e corpusu” non gliela toglieva nessuno. La Zirogna è il nerbo del bue essiccato e se usato per “zaccare” alla cieca, come si usava allora, fa un male pazzesco. Le mamme di un tempo ne erano consapevoli e la somministravano generosamente…”Surrixeddasa!”
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