Esemplare di globicefalo si spiaggia ad Aglientu. Sconosciute le cause della morte
Nella notte, una mareggiata ha poi portato via la carcassa dell'animale del quale si sa solo che era un maschio.
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Un globicefalo – Globicephala melas (Traill, 1809) – è stato ritrovato ieri in una spiaggia del comune di Aglientu (OT). L’animale è stato analizzato e fotografato da alcuni membri dell’associazione SEA ME Sardinia, onlus che studia e tutela delle risorse marine come le balene e i delfini al largo della Sardegna, Whale Watching Sardinia e l’associazione CRAMA. Dalle misurazioni effettuate grazie all’intervento di un veterinario, è emerso che si trattava di un esemplare maschio di 5,25 metri di lunghezza. 
Le cause della morte
Non sono ancora note le cause della morte del cetaceo, perché come ricordano gli esperti di SEA ME Sardinia, queste si possono stabilire solo dopo accurate analisi e non certo dopo una semplice osservazione visiva. Analisi che si sarebbero potute effettuare se la mareggiata di questa notte non avesse portato via il globicefalo. Non resta che sperare di ricevere la segnalazione di un suo nuovo spiaggiamento per proseguire con le indagini.

La specie
Il globicefalo è un cetaceo provvisto di denti (odontoceto, ndr) ed è presente nel Mediterraneo occidentale e nelle acque del Santuario Pelagos, una zona marina di 87.500 km² per la protezione dei mammiferi marini che la frequentano, nata da un accordo tra l’Italia, il Principato di Monaco e la Francia. 
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San Sperate, mezz’ora di terrore: un fulmine centra il paese. «Boato assordante, un ragazzo è stato sbalzato a terra»

Un nubifragio violentissimo, accompagnato da una tempesta elettrica ha colpito il centro abitato del paese, lasciando dietro di sé una scia di danni e grande spavento.
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Un bagliore accecante, poi un’esplosione che ha fatto tremare le fondamenta delle case. Quella che doveva essere una tipica ondata di maltempo si è trasformata, nel pomeriggio di ieri, in mezz’ora di autentico terrore per i cittadini di San Sperate. Un nubifragio violentissimo, accompagnato da una tempesta elettrica senza precedenti, ha colpito il centro abitato lasciando dietro di sé una scia di danni e grande spavento.
Il cuore dell’evento è stato la caduta di un fulmine a pochissima distanza dalle abitazioni, che ha centrato in pieno un palo della linea telefonica, spaccandone la cima. La scarica elettrica si è propagata istantaneamente nelle case adiacenti attraverso i cavi, trasformando gli elettrodomestici in potenziali pericoli.
“Mi sono trovato davanti a un bagliore immenso e a un’esplosione assordante”, racconta un residente ancora scosso. “Ero in veranda a recuperare la roba stesa sotto la grandine, ho fatto appena in tempo a chiudere tutto e staccare il salvavita”. Il bilancio dei danni materiali è pesante. Nelle abitazioni del vicinato, modem, computer e impianti elettrici sono saltati a catena. Particolarmente colpita una residente che ha visto andare in fumo due televisori, tra cui una Smart TV acquistata di recente, il modem e il PC.
Ma è sul piano umano che si è rischiato. Un giovane che abita accanto al luogo dell’impatto è stato scaraventato a terra dallo spostamento d’aria e dalla potenza dell’esplosione. Fortunatamente, per lui non ci sono state conseguenze fisiche gravi, ma solo un enorme shock. Per trenta minuti il paese è rimasto in balia degli elementi, con la grandine che sferzava le strade, e il bagliore dei fulmini che illuminava a giorno le stanze, seguito dai boati dei tuoni.
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