Così come tante altre squadre internazionali, in Italia la prima fu la Sampdoria seguita dalla Roma, anche il Cagliari apre al mondo degli eSports. Ovvero i videogiochi sportivi professionistici. Sarà Girolamo Giordano, in arte GoldenBoy, a rappresentare il Cagliari nei tornei di FIFA18, il noto gioco di calcio virtuale, e in tutte le iniziative che accompagneranno il lancio del progetto, nato in collaborazione con la società InFerno eSports.

A presentare il nuovo progetto eSports e il nuovo rappresentate del Cagliari nel mondo dei giochi elettronici, attraverso una diretta Facebook, sono stati Simone “AKirA” Trimarchi (ora giornalista ed ex campione di videogames), Simone Ariu (Social Media Manager del Cagliari) e Massimiliano Rossi (CEO di InFerno eSports). Per Ariu l’avvicinamento del Cagliari al settore degli eSports è stato un passo naturale che andava compiuto: <<Negli ultimi tempi stiamo lavorando sodo per offrire ai tifosi più canali possibili di condivisione con la squadra. Non è un caso che al momento siamo la settima squadra per interazioni su Facebook dell’intera Serie A>>. La decisione di entrare nei videogame professionistici va dunque letta in questo senso: rappresentare il Cagliari e i suoi tifosi nei tornei ufficiali FIFA. E in futuro, fa sapere Ariu, ci sarà anche un secondo videogiocatore sardo che verrà individuato grazie a dei tornei regionali che si terranno alla Sardegna Arena e negli Store del Cagliari.

Ma chi è GoldenBoy? Girolamo Giordano è un ragazzo classe 1992 di Salerno, nel 2017 si è aggiudicato la prima edizione della Sampdoria eSports Cup. Un torneo di FIFA organizzato dalla società blucerchiata. GoldenBoy ha vinto anche il torneo 1vs1 di FIFA17 organizzato da eSports Club Italia. GoldenBoy esordirà con la maglia, o meglio con il joypad, rossoblu nel weekend in un quadrangolare internazionale di FIFA18 dove saranno presenti oltre al Cagliari anche Empoli, PSV e Team Gullit (una squadra eSports creata proprio dall’ex giocatore Ruud Gullit). Nella prima partita d’esibizione fatta durante la presentazione GoldenBoy ha perso proprio contro Salvatore Manzo, in arte Legend, gamer dell’Empoli. Da registrare però la prima rete di Ceter con la maglia rossoblu, almeno nei videogame (Roberto Pinna).

Giorgio Sisini non aveva ancora compiuto trent’anni, quando decise di importare in Italia quel passatempo che da anni tiene allenata la mente di tutti gli italiani anche nel tempo libero: il cruciverba.

Giorgio Sisini, inventore de La Settimana Enigmistica

Sisini, neo-ingegnere di Sorso dalle nobili origini (era Conte di Sant’Andrea), faceva parte di una famiglia di imprenditori. Sposato con la viennese Idell Breitenfeld, fu proprio dalla patria della moglie che prese spunto per dar vita alla sua idea. In Austria infatti, i cruciverba riscuotevano già un discreto successo. Al contrario, questo passatempo era praticamente sconosciuto in Italia. Da qui l’intuizione di Sisini di creare a una rivista interamente dedicata ai cruciverba e all’enigmistica in genere.

Pur osteggiato dal padre, che per il figlio Giorgio sognava un futuro alla guida delle aziende di famiglia, Sisini portò avanti con determinazione il suo progetto, consegnando il suo nome alla storia dell’editoria italiana. L’ingegnere di Sorso rimase direttore fino al 1972, anno della sua morte.

Il primo numero uscì il 23 gennaio 1932, con una tiratura di 6mila copie al costo di 50 centesimi. Da allora, La Settimana Enigmistica non saltò mai un numero per i successivi 85 anni, diventando uno dei passatempi più amati di tutti gli italiani