Roberto Zanda: in caso di amputazione già pronti gli innovativi arti bionici
Roberto Zanda, l’ironman cagliaritano ricoverato all’ospedale Parini di Aosta dopo aver trascorso 17 ore alla temperatura di -50 gradi durante una maratona estrema tra Canada e Alaska, potrebbe presto contare su nuove mani. In caso di amputazione, Officina Ortopedica Maria
Roberto Zanda, l’ironman cagliaritano ricoverato all’ospedale Parini di Aosta dopo aver trascorso 17 ore alla temperatura di -50 gradi durante una maratona estrema tra Canada e Alaska, potrebbe presto contare su nuove mani. In caso di amputazione, Officina Ortopedica Maria Adelaide è pronta a fornirgli il sostegno necessario – attraverso tecnologia e competenze di cui dispone – per l’eventuale applicazione delle protesi.
Tra le poche realtà accreditate in Italia per gli arti bionici, l’azienda torinese esprime “solidarietà” all’atleta reduce dalla Yukon Artic Ultra, l’ultramaratona canadese di 400 chilometri in cui ha riportato un gravissimo congelamento. E si dice pronta a fornirgli tutto il supporto necessario per restituirlo alla sua quotidianità attraverso l’applicazione di i-Limb, mano bionica capace di un’autonomia mai raggiunta dai precedenti prototipi.
Una buona notizia per l‘atleta cagliaritano, in attesa di conoscere la decisione dei medici sulla necessità o meno di amputare gli arti.
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