(VIDEO) Linea Verde (Rai 1) alla scoperta di sa pompìa, il frutto sardo unico al mondo

Domenica 4 marzo, su Rai1, torna “Linea Verde”. Alle 12.20, Patrizio Roversi e Daniela Ferolla accompagneranno i telespettatori in un nuovo affascinante itinerario in Sardegna, nel Nuorese. La Sardegna è terra ricca di saperi e tradizioni e, nel lungo corso
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Domenica 4 marzo, su Rai1, torna “Linea Verde”. Alle 12.20, Patrizio Roversi e Daniela Ferolla accompagneranno i telespettatori in un nuovo affascinante itinerario in Sardegna, nel Nuorese.
La Sardegna è terra ricca di saperi e tradizioni e, nel lungo corso della sua storia, i cambiamenti, gli scambi con diversi popoli hanno contribuito a formare una cultura legata al passato, alle arti e alle tradizioni, ma anche molto orientata al futuro e all’innovazione. Oggi infatti i sardi vogliono ripartire dall’innovazione, dalle sinergie tra amministrazioni locali ed aziende, dalle unicità che offre l’Isola.
La pompìa, per esempio, un agrume che cresce esclusivamente in Sardegna, riscoperto e abbracciato da agricoltori e istituzioni locali può essere un esempio virtuoso di questo rilancio di un prodotto unico. Patrizio ne svelerà peculiarità ed utilizzi. Daniela invece andrà alla scoperta di un’altra risorsa dell’isola: le bellezze naturalistiche. Anche queste, come si vedrà, possono essere da una parte una risorsa turistica dall’altra un modo per tutelare l’ambiente.
Ma cos'è il frutto che #PatrizioRoversi tiene tra le mani? Scopritelo insieme a Linea Verde – RaiUno, in Sardegna, domenica #4marzo su Rai1!
Posted by Linea Verde – RaiUno on Friday, 2 March 2018
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“Il Dono”. A Bono il nuovo murale di Mauro Patta racconta un’antica promessa: sapete quale?

Il volto, scolpito in un’espressione di pacata solennità, è quello di una donna che porta con sé un sapere antico: la custodia delle tradizioni, il rito del tramandare. Ma cosa tiene tra le mani?
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Un gesto semplice, carico di significato, diventa monumento pubblico nell’ultimo murale firmato da Mauro Patta, realizzato nel 2025 a Bono, nel cuore della Sardegna. L’opera, intitolata “Il dono”, si sviluppa su una superficie di 72 metri quadrati, ma ciò che imprime nello sguardo è la sua delicatezza, il suo respiro intimo.
Al centro della composizione, una figura femminile. Il volto, scolpito in un’espressione di pacata solennità, è quello di una donna che porta con sé un sapere antico: la custodia delle tradizioni, il rito del tramandare. Si intuisce che tra le mani – non visibili – regge un cató, dolce tipico della cultura locale, offerto in passato dalla futura suocera alla promessa sposa. Un gesto silenzioso e profondamente simbolico, che parlava di accoglienza, di passaggio, di fiducia.
Il taglio dell’immagine è ravvicinato, quasi cinematografico. Non ci sono sfondi, né oggetti, eppure si avverte la presenza di una casa, di un tempo lento, domestico, carico di memoria. Patta sceglie di raccontare senza parole, affidando al volto e al gesto invisibile la forza evocativa del rito.
“Il dono” non rappresenta soltanto un passaggio tra due donne o tra due famiglie: racconta la trasmissione di un sapere femminile fatto di gesti quotidiani, di cucina e di cura, di attese e intese silenziose. È un sigillo d’amore, impastato di mandorle e zucchero, un augurio delicato ma duraturo, come le tradizioni che sanno rinnovarsi nel tempo.
Con questa nuova opera, Mauro Patta prosegue il suo lavoro di valorizzazione dell’identità sarda attraverso l’arte pubblica, restituendo alle comunità locali i volti e le storie che le abitano. Un ringraziamento speciale è stato rivolto al Sindaco Michele Solinas e a tutta l’amministrazione comunale di Bono, per il sostegno al progetto, e all’intera comunità per la calorosa accoglienza.

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