Mattarella dal Consiglio Regionale a Villa Devoto: prosegue la visita del Presidente a Cagliari

Sergio Mattarella è arrivato in via Roma al Consiglio Regionale poco prima delle 11, in perfetto orario secondo la tabella di marcia che prevedeva l’inizio della seduta solenne tenutasi alle 11 in Consiglio regionale. Presenti il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau,
Sergio Mattarella è arrivato in via Roma al Consiglio Regionale poco prima delle 11, in perfetto orario secondo la tabella di marcia che prevedeva l’inizio della seduta solenne tenutasi alle 11 in Consiglio regionale. Presenti il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco di Cagliari Massimo Zedda. Il presidente della Repubblica si è poi spostato a Villa Devoto per l’inaugurazione di una sala dedicata a Emilio Lussu. Quella di oggi è stata una visita lampo. Mattarella ripartirà verso l’ora di pranzo.
Dopo una breve visita alla mostra «Cronache dell’Autonomia», al piano terra del Palazzo, il Capo dello Stato ha incontrato, in presidenza, gli ex presidenti del Consiglio regionale e della Regione. Saranno presenti Felice Contu, Salvatorangelo Mereu, Giacomo Spissu, Francesco Rais, Angelo Rojch, Mario Floris, Antonello Cabras, Federico Palomba, Renato Soru, Ugo Cappellacci. Il presidente Mattarella poi si trasferirà nell’aula consiliare.
Il coro degli alunni della scuola primaria e secondaria dell’istituto comprensivo «E.Puxeddu» di Villasor ha esguito l’Inno di Italia e il Coro Nugoro Amada di Nuoro si è esibito con il brano «Su patriotu sardu a sos feudatarios (Procurade ‘e moderare).
Francesco Pigliaru ha rimarcato l’importanza dell’autonomia come collante della democrazia, ha sottolineato i problemi che attanagliano l’isola, dalla disoccupazione, alla dispersione scolastica, dai trasporti allo spopolamento e l’emigrazione dei giovani all’estero. Il presidente della Regione ha poi chiesto al presidente della Repubblica maggiore aiuto per preservare e rafforzare l’autonomia: «Non possiamo essere lasciati soli in questo cammino ancora irto di ostacoli».
Gianfranco Ganau ha evidenziato le problematiche legate all’insularità, al diritto alla mobilità, ai Trasporti, alla scuola, alla presenza delle servitù militari: «La Sardegna non fruisce dell’energia a basso costo. La nostra terra dalla quale si emigra e dove si registra una forte disoccupazione. I problemi della Sardegna devono essere risolti con l’aiuto dello Stato. La conquista della nostra Autonomia settant’anni fa – sottolinea il presidente del Consiglio – ha dato voce ai sardi nei rapporti con lo Stato, dandoci la possibilità di governarci in molti ambiti. Abbiamo affrontato solo una piccola parte di questo cammino, eppure sono tante le grandi conquiste raggiunte e ancora tanti gli obiettivi da raggiungere».
La Presidenza del Consiglio, per festeggiare l’Autonomia sarda, ha creato un logo ad hoc per il settantesimo anniversario dello Statuto sardo che riprende i due elementi che compongono la bandiera della Regione Sardegna: una parte della croce forma il numero sette, mentre il profilo del moro è il numero zero per comporre insieme il numero degli anni. Il testo che completa il logo è in lingua sarda per comunicare e affermare l’identità unica dell’isola. Lo Statuto sardo nacque il 26 febbraio 1948, approvato con una legge costituzionale e ha il potere di legiferare su materie quali ordinamento degli enti locali, agricoltura, foreste, edilizia urbanistica. Disciplina i tre organi della Regione: Consiglio, Giunta regionale e Presidente.

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