Arrestati dalla Polizia di Stato dopo soli quattro giorni gli autori del grave attentato dinamitardo compiuto lo scorso 20 febbraio nel centro di Nuoro ai danni dell’agenzia di noleggio auto “Europ Car” di CORRIAS Cipriano.

Alle prime luce dell’alba è “scattata” l’operazione della Squadra Mobile della Questura di Nuoro che ha dato esecuzione alla misura cautelare in carcere emessa dal Gip di Nuoro, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti delle tre persone gravemente indiziate di essere gli autori di tale attentato.

Le indagini hanno consentito di accertare che l’attentato era stato commesso al fine di eliminare dal mercato un’impresa concorrente a vantaggio di quella intestata ad uno degli indagati. Notizia in aggiornamento.

Lo sapevate? Come si dice albicocca in sardo?

Una parola che in sardo fa sorridere (e arrossire) i più, non solo perché indica il famoso e ottimo frutto estivo. Scoprite perché.

Piricocu, frutto del desiderio (e non solo): quando l’albicocca in sardo fa arrossire più della frutta.

In sardo, specialmente nella variante campidanese, la parola che indica l’albicocca è talmente simpatica e carica di doppi sensi da far sorridere anche chi non ha mai messo piede in un frutteto. Stiamo parlando di “piricocu”, un termine che sì, descrive quel delizioso frutto estivo dalla polpa dolce e succosa, ma che nella lingua più ironica, tagliente e particolare del Mediterraneo, ha assunto significati ben più… stimolanti. Eh già, perché “piricocu” in sardo non si limita al cesto della frutta: può essere anche una bella ragazza (“Cussa picciocca esti unu bellu piricoccu”) e, per i più spinti, pure un modo allusivo e sfrontato per indicare l’organo femminile, specialmente se appartenente a una giovane e avvenente fanciulla. Insomma, la prossima volta che qualcuno vi offre unu “piricocu”, chiedete bene a cosa si riferisce: potrebbe essere una merenda o… un complimento ardito.