Perdas, Labrador ucciso con una fucilata, denunciato allevatore 50enne
Nel corso di accurate indagini svolte immediatamente dopo la denuncia della proprietaria del giovane Labrador barbaramente ucciso con un colpo di fucile, i Carabinieri della Stazione di Perdasdefogu, con il supporto informativo dell’Aliquota Operativa di Jerzu, riuscivano ad identificare l’autore
Nel corso di accurate indagini svolte immediatamente dopo la denuncia della proprietaria del giovane Labrador barbaramente ucciso con un colpo di fucile, i Carabinieri della Stazione di Perdasdefogu, con il supporto informativo dell’Aliquota Operativa di Jerzu, riuscivano ad identificare l’autore del gesto in un allevatore 50enne del posto ed a denunciarlo all’A.G. per il reato di uccisione di animali.
Lo stesso, dopo aver capito che a suo carico erano stati raccolti indizi di reità, ha spontaneamente confessato le sue colpe, riferendo di aver ucciso l’animale per proteggere il suo gregge da un’aggressione, utilizzando un fucile cal. 12 regolarmente detenuto. I militari, a seguito della confessione, hanno posto sotto sequestro l’arma utilizzata per il vile atto, raccogliendo ulteriori prove da inviare all’A.G..
I Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro, particolarmente sensibili ed attenti a questo tipo di avvenimenti, sono da sempre impiegati in prima linea per la tutela degli animali ed il contrasto dello spregevole fenomeno diffuso di crudeltà a cui si è chiamati ad assistere.
Sempre più preoccupanti gli episodi verificati sull’isola che hanno destato grande indignazione da parte dell’opinione pubblica negli ultimi mesi. In ordine di tempo si segnala il caso del gabbiano ucciso da un pescatore con l’esplosione di un petardo; la volpe violentemente uccisa dall’allevatore; il cane Freccia gravemente ferito da un arpione per la pesca subacquea ecc.
«Sicuramente tempestiva ed efficace è stata la segnalazione della proprietaria dell’animale ai nostri uffici. Difronte a queste crudeltà, talvolta riprese anche con video successivamente pubblicati in rete, non si può restare impassabili, ma si deve intervenire drasticamente dapprima identificando i responsabili e successivamente segnalando le loro responsabilità all’autorità preposta al giudizio penale. Per tale motivo, all’attività investigativa del grave fatto di Perdasdefogu è stato dato il massimo impulso da parte dei Carabinieri della Compagnia di Jerzu. Alla luce di quanto accaduto, era fondamentale dare una risposta immediata al cittadino e a tutti coloro che provano indignazione nel sentire dell’ennesimo episodio di inciviltà».
Per questo genere di condotte, il legislatore italiano, con la L. n.189/2004, ha introdotto nel nostro codice penale gli artt. 544 bis e 544 ter – uccisione o maltrattamenti di animali – alfine di punire in maniera molto più rigorosa ed efficace le condotte di uccisioni o maltrattamenti sugli animali. L’articolo, molto pertinente per fronteggiare il fenomeno sempre più diffuso nelle compagne nuoresi, prevede che chiunque, per crudeltà o senza pietà, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi. Dalla lettura dell’articolo si nota come sia ormai conclamata la volontà dell’ordinamento giuridico di tutelare con maggiore incisività, ricorrendo a sanzioni penali afflittive, l’incolumità degli esseri viventi ed il sentimento che l’uomo prova verso gli animali stessi qualora esso venga turbato, scosso, e quindi leso, in caso di uccisioni o maltrattamenti ingiustificati.
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