(VIDEO) Green social bench, la panchina supertecnologica nata in Sardegna

Ecco la panchina tecnologica, l’idea della startup sassarese Green Social Bench, che insieme ad altre 49 aziende partecipa alla seconda edizione dell’ExportLab, il programma di internazionalizzazione finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria. La panchina tecnologica, accompagnata dal CubAct, l’incubatore di impresa dell’Università
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Ecco la panchina tecnologica, l’idea della startup sassarese Green Social Bench, che insieme ad altre 49 aziende partecipa alla seconda edizione dell’ExportLab, il programma di internazionalizzazione finanziato dall’assessorato regionale dell’Industria.
La panchina tecnologica, accompagnata dal CubAct, l’incubatore di impresa dell’Università di Sassari, può connettersi all’utente tramite wi-fi e fornirgli informazioni istituzionali, turistiche e pubblicitarie.
Posted by Green Social Bench on Tuesday, 28 November 2017
Se installata nelle diverse vie della città, la panchina intelligente, alimentata da pannelli fotovoltaici, potrà fornire anche strumenti di controllo della sicurezza tramite una telecamere per la videosorveglianza, un sistema audio integrato e un dispositivo per le chiamate d’emergenza. Chi vi si siederà potrà anche connettere e ricaricare i propri dispositivi mobili tramite porta usb.
ECCO LA PANCHINA TECNOLOGICA SVILUPPATA IN SARDEGNA, PIRAS VISITA LE AZIENDE DELL'EXPORT LAB DELLA REGION Ecco la panchina tecnologica, l'idea della startup sassarese Green Social Bench, che insieme ad altre 49 aziende partecipa alla seconda edizione dell'ExportLab, il programma di internazionalizzazione finanziato dall'assessorato regionale dell'Industria. La panchina tecnologica, accompagnata dal CubAct, l'incubatore di impresa dell'Università di Sassari, può connettersi all'utente tramite wi-fi e fornirgli informazioni istituzionali, turistiche e pubblicitarie. Se installata nelle diverse vie della città, la panchina intelligente, alimentata da pannelli fotovoltaici, potrà fornire anche strumenti di controllo della sicurezza tramite una telecamere per la videosorveglianza, un sistema audio integrato e un dispositivo per le chiamate d'emergenza. Chi vi si siederà potrà anche connettere e ricaricare i propri dispositivi mobili tramite porta usb.
Posted by RAS – Regione Autonoma della Sardegna on Saturday, 17 February 2018
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«Crociera da incubo, puzza nelle cabine, virus già presente nella nave», cagliaritani si ammalano e chiedono risarcimento

Crociera ai fiordi trasformata in incubo: un gruppo di turisti cagliaritani colpito da virus gastrointestinale si rivolge al Tribunale di Cagliari per chiedere il risarcimento dei danni subiti.
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Quella che doveva essere la vacanza dei sogni tra i paesaggi mozzafiato dei fiordi norvegesi si è trasformata in un’esperienza da dimenticare per un gruppo di turisti cagliaritani, costretti a fare i conti con una violenta epidemia di gastroenterite a bordo della nave.
La crociera – salpata lo scorso giugno dalla Germania – era già segnata da un’allerta sanitaria: a bordo si registravano da tempo diversi casi di infezione, tanto che in ogni cabina era stato affisso un avviso che segnalava la situazione. Nonostante ciò, la compagnia ha fatto regolarmente imbarcare nuovi passeggeri.
L’epidemia ha colpito quasi un terzo degli imbarcati, compresi i turisti sardi. Alcuni di loro sono stati costretti a ricorrere alle cure del centro medico di bordo e a restare confinati nelle proprie cabine per diversi giorni, rinunciando alle escursioni programmate. In un caso, la nave è stata addirittura costretta a fare ritorno a Bergen, in Norvegia, per consentire il ricovero di alcuni passeggeri. «Probabilmente ci sono stati anche dei problemi agli scarichi – racconta un crocierista – perché tra i corridoi e nelle cabine c’era un odore non propriamente piacevole che ci ha reso la permanenza ancora più critica».
Oltre al disagio fisico e alla vacanza compromessa, i turisti hanno dovuto anche anticipare le spese mediche per i trattamenti ricevuti, con ulteriori difficoltà burocratiche al rientro.
Ora, un gruppo di viaggiatori cagliaritani ha deciso di rivolgersi al Tribunale, chiedendo il risarcimento dei danni subiti. «Il virus circolava da tempo, come dimostrano anche le recensioni lasciate da altri passeggeri nelle settimane precedenti – sottolineano –. La compagnia non avrebbe mai dovuto consentire nuove partenze». La vicenda rischia di trasformarsi in un caso giudiziario che potrebbe aprire la strada ad altre azioni collettive da parte di viaggiatori penalizzati in analoghe circostanze.

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