Sa Domu: nel centro sociale autogestito nasce una palestra

I ragazzi del centro sociale autogestito Sa Domu in via Lamarmora a Cagliari hanno deciso di ristrutturare un’area e dedicarla ad attività sportive, gratuite. Ecco il post su Facebook in cui spiegano i loro propositi: “Questa è la storia di
I ragazzi del centro sociale autogestito Sa Domu in via Lamarmora a Cagliari hanno deciso di ristrutturare un’area e dedicarla ad attività sportive, gratuite. Ecco il post su Facebook in cui spiegano i loro propositi:
“Questa è la storia di una palestra abbandonata. Quella dentro la ex scuola Manno, oggi dentro Sa Domu. Quella palestra dal primo giorno di occupazione è tornata a vivere, riempendosi di persone e attività. Quest’anno la palestra ospita Boxe, Break Dance, Teatro, Movimento ed Espressione, Parkour e Capoeira. Tutti laboratori gratuiti ed autogestiti.
I ragazzi che animano queste attività hanno deciso di dare una svolta: nel pieno spirito dell’auto-organizzazione hanno completamente smantellato la vecchia pavimentazione per sostituirla con una nuova più calda, bella e confortevole! Ancora una volta abbiamo dimostrato che insieme possiamo trovare soluzioni alla mancanza di spazi e ai luoghi di ritrovo a pagamento. Autogestione e socialità. Lunga vita a Sa Domu!”

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Poetto, vietato fare il bagno. Caldo, poco vento, barche (no, non è colpa dell’area cani), le possibili cause dell’inquinamento

Cagliari, revocato in parte il divieto di balneazione. Resta ancora nel tratto del Poetto compreso tra l’Ospedale Marino e l’Ottagono. Ecco le possibili cause (e no, non è colpa dei cani, come ha ipotizzato qualcuno).
Rientra parzialmente l’allarme inquinamento lungo la costa cagliaritana. Il sindaco Massimo Zedda ha firmato oggi l’ordinanza che revoca il divieto di balneazione nel tratto di litorale compreso tra il Porto Canale e il confine con il Comune di Capoterra, precedentemente interdetto a causa di valori non conformi rilevati dall’Arpas.
Resta invece in vigore il divieto nel tratto del Poetto compreso tra l’Ospedale Marino e l’Ottagono, dove permane una situazione critica. Il primo cittadino ha voluto chiarire pubblicamente le cause delle anomalie riscontrate, respingendo alcune ipotesi circolate nelle ultime ore:
“Il problema non dipende dai canali del Molentargius – ha affermato Zedda – che, come tutti sanno, non sfociano in mare: all’altezza dell’ippodromo l’acqua viene infatti aspirata tramite l’idrovora. È più verosimile che le cause siano da ricercare nelle temperature elevate, nella mancanza di vento e in possibili scarichi da parte di imbarcazioni”.
Il sindaco ha ribadito che l’amministrazione sta monitorando costantemente la situazione in stretto raccordo con l’Arpas: “Il Comune ha prontamente recepito le analisi dell’ente ambientale, intervenendo con tempestive ordinanze. Stiamo seguendo l’evoluzione e non escludiamo un miglioramento nei prossimi giorni, anche in virtù di un possibile cambiamento delle condizioni meteo”.
Intanto, cittadini e bagnanti possono tornare a godere di buona parte del litorale occidentale, in attesa che anche il tratto del Poetto venga restituito alla balneazione.

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