È arrivata la conferma del brutto episodio che ha visto Gigi Riva derubato del cellulare personale da parte di uno sconosciuto nelle scorse settimane.

«No, non mi conosceva. Probabilmente era uno straniero: gli ho dato una mancia e lui mi ha abbracciato. In tasca avevo le chiavi di casa e il telefonino: il cellulare, dopo che mi ha salutato, non c’era più». Queste le parole rilasciate all’Ansa in esclusiva da Gigi Riva in persona che tolgono ogni dubbio sulle diverse versioni circolate in rete dopo che nella tarda serata di ieri il suo amico ed ex dirigente del Cagliari Pino Serra aveva reso pubblica la storia.

È stata tantissima da parte dei cagliaritani la solidarietà nei confronti della leggenda rossoblù, che da sempre non nega agli sconosciuti una mano tesa, un abbraccio e qualche volta un aiuto anche economico. Questa volta la generosità di Rombo di Tuono non è stata ripagata con la stessa moneta.

Il cellulare di per sé – un vecchio modello – non è una grande perdita, ma al suo interno Riva conservava la sua fitta rubrica telefonica che così è andata persa. Ma il numero 11 più amato della storia del calcio italiano non sembra essere né scosso, né intenzionato a cambiare registro nelle sue lunghe passeggiate per le vie del centro. «Bisognerà stare un po’ più in guardia – ha detto al giornalista dell’Ansa -. La seccatura ora è non avere più a disposizione tutti quei numeri: ne avevo memorizzati tantissimi».

Si chiama Orazio ed è un magnifico pastore tedesco di circa otto anni. Fino a poche settimane fa aveva una famiglia, una casa e una quotidianità fatta di abitudini. Poi, all’improvviso, l’abbandono. Orazio è stato lasciato indietro, come accade troppo spesso agli animali quando diventano “scomodi”, e oggi si trova rinchiuso in un box del canile di Quartu, gestito dall’associazione Tana di Bau.

Nonostante il trauma vissuto, Orazio si distingue per il suo carattere straordinario. È un cane educato, equilibrato, abituato al contatto umano e alla vita in famiglia. Proprio per questo soffre profondamente la reclusione: il box non è un luogo adatto a lui, che mostra giorno dopo giorno il bisogno di attenzioni, movimento e affetto.

Chi lo incontra resta colpito dalla sua dolcezza e dalla sua compostezza. Orazio non chiede altro che una nuova possibilità, una famiglia disposta ad accoglierlo e a restituirgli la serenità che gli è stata tolta. Il tempo, per lui, è un fattore cruciale: più passa, più il peso dell’abbandono si fa sentire.

Dal canile parte quindi un appello urgente: trovare al più presto una casa per Orazio, qualcuno che sappia guardare oltre l’età e riconoscere il valore di un cane già formato, leale e pronto a donare affetto sincero. Orazio si trova al canile di Quartu, Tana di Bau. Per informazioni e adozione: 328 3661490.