È sicuramente deluso, ma né abbattuto, né livoroso Andrea Turnu, in arte Dj Fanny, per il rifiuto, o meglio la mancata risposta di Claudio Baglioni alla sua richiesta di essere ospitato sul palco dell’Ariston per raccontare la propria storia e promuovere la ricerca contro la sla.

Andrea, dj sardo 30enne di Ales, qualche anno fa ha scoperto di essere affetto da sclerosi laterale amiotrofica. Ma non si è buttato giù, anzi, ha raccolto le sue forze e si è reinventato grazie alla sua grande passione per la musica elettronica. Con un puntatore oculare è in grado di mixare e comporre pezzi con il solo uso degli occhi.

«Questa sera ci sarà la prima puntata del Festival della canzone italiana – scrive Dj Fanny -. È arrivato il momento di ammettere che io, ahimè, non ci sarò. Claudio Baglioni non ha risposto al mio appello ma non per questa cambio idea sul suo conto. Lui resta per me uno dei più grandi artisti nostrani e non solo e amerò sempre la sua musica».

Non certo una bella notizia che dal palco del Festival della canzone italiana, oltre a realizzare un suo piccolo sogno, avrebbe voluto parlare a tutta l’Italia di sla. Ma come suo solito non si è perso d’animo, anzi: «Ho un’idea che mi balena da un po’ nella testa e questo rifiuto (più che altro questa non-risposta) – racconta – mi spinge e buttarla finalmente fuori: SE DJ FANNY NON VA AL FESTIVAL, IL FESTIVAL VA DA DJ FANNY. Vorrei organizzare il più grande festival Edm che si sia mai visto in Sardegna e non solo. Neanche a dirlo, l’intero ricavato sarà devoluto alla ricerca contro la SLA. Vorrei che a questo mio appello rispondessero i più grandi dj italiani, dimostrando così che il mondo della notte ha un grandissimo cuore.  Fatemi sapere…..almeno voi!».

Oggi Tzia Beatrice Culurgioni raggiunge il traguardo straordinario dei 100 anni, circondata dall’affetto di familiari e amici.

Conosciuta per la sua gentilezza e il legame profondo con le tradizioni locali, Tzia Beatrice rappresenta un simbolo di longevità e amore per il territorio.

Info e foto, come sempre, sono di Pierino Vargiu e Angela Mereu, che da anni si distinguono come ambasciatori dei centenari sardi, con un instancabile lavoro di ricerca sulla longevità.