Un giovane di 28 anni, Luca Traini, ha sparato alcuni colpi di pistola all’impazzata da un’auto in corsa a Macerata, ferendo alcune persone, tra cui due stranieri, probabilmente l’oggetto dell’attacco.

Il giovane, marchigiano, incensurato e con la testa rasata, dopo aver sparato è sceso dall’auto, un’Alfa 147 nera, è salito su un monumento indossando una bandiera tricolore e ha fatto il saluto fascista. 

Poco dopo sono arrivati i carabinieri che lo hanno immobilizzato e arrestato. Traini non ha opposto alcuna resistenza ammettendo le proprie responsabilità.

Poco dopo gli spari il sindaco di Macerata ha dato un coprifuoco che è stato ritirato non appena scattate le manette. La sparatoria avviene a pochi giorni dalla scoperta del corpo di Pamela Mastropietro, la 18enne di Macerata uccisa, fatta a pezzi e nascosta in una valigia da un 29enne nigeriano, Innocent Oseghale. Forse qualcosa di più di una banale coincidenza.

Momenti di tensione la sera di Natale in piazza dei Mille a Silanus, dove polizia e carabinieri di Macomer sono stati accerchiati da un gruppo di persone e bersaglio di petardi e razzi, che hanno danneggiato un’auto della polizia.

L’episodio, come riportato da Ansa, è avvenuto mentre le forze dell’ordine tentavano di bloccare l’accensione di fuochi d’artificio. Alcune persone, uscite da un bar, hanno circondato gli agenti in maniera minacciosa.

Nei giorni precedenti, nel bar erano stati sequestrati droga e materiale esplosivo. Per motivi di sicurezza, il questore di Nuoro ha sospeso la licenza del locale per 15 giorni.