Assemini: dopo anni di chiusura, a breve riapre “Il Tempio”, punto ristoro del Parco delle Terrecotte

Assemini: dopo anni di chiusura, a breve riapre “Il Tempio”, punto ristoro del Parco delle Terrecotte. I lavori sono ancora in corso, ma a buon punto e finalmente, dopo tre anni di attesa, sarà possibile per i cittadini di Assemini
Assemini: dopo anni di chiusura, a breve riapre “Il Tempio”, punto ristoro del Parco delle Terrecotte.
I lavori sono ancora in corso, ma a buon punto e finalmente, dopo tre anni di attesa, sarà possibile per i cittadini di Assemini godere di un parco sicuro e usufruire di servizi e iniziative offerti dalla nuova gestione dell’area.
Tre anni fa, gennaio 2015, il sindaco Mario Puddu annunciava di aver revocato la concessione al gestore del parco delle Terrecotte e dell’annesso bar “Il Tempio” e prometteva di restituire ai suoi concittadini un Parco degno di questo nome. Tre anni dopo il punto ristoro non ha ancora riaperto i battenti. Il Comune all’epoca ha optato per la revoca della concessione che , essendo a titolo gratuito, avrebbe arrecato un danno erariale. Alla fine 2015 viene pubblicato il bando della gara d’appalto per la concessione in uso della struttura del punto ristoro e servizio di custodia del parco delle Terrecotte in cambio di un canone. Il capitolato prevedeva che i lavori di manutenzione straordinaria del punto ristoro fossero a carico del concessionario, oltre l’allestimento e la gestione dell’attività e la sorveglianza del parco. Per un canone complessivo di 61.500 euro suddiviso in quote annuali progressivamente più alte per 9 anni di concessione. Il verde e le attrezzature del parco sarebbero state prese in cura dalla ditta che già si occupa degli altri spazi verdi urbani. Come racconta l’ Assessore alle Attività Produttive Diego Corrias: «Inaspettatamente la gara è andata deserta. Probabilmente il fatto che tutti i lavori di manutenzione straordinaria fossero a carico della ditta aggiudicataria ha reso poco appetibile la gara, anche se in cambio il concessionario aveva la possibilità di estendere la propria attività, come per esempio annettere una pizzeria o un ristorante».
C’è da dire che le condizioni dell’edificio, costruito con fondi regionali, non erano le migliori, necessitava di impermeabilizzazione della copertura, collaudo del rinforzo statico delle strutture, ripristino delle vetrine spaccate in seguito ad atti vandalici di cui più volte l’edificio è stato fatto oggetto anche per la mancanza di un sistema di video sorveglianza. Dopo un anno, novembre 2016, l’amministrazione bandisce una nuova gara, stavolta facendosi carico dei lavori di ristrutturazione e lasciando invariato il canone richiesto.

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