«Ci sto provando, ma è dura», così Andrea Turnu – in arte Dj Fanny, il disc jokey 30enne sardo affetto da Sla – ci aveva detto qualche giorno fa sulla possibilità di approdare al Festival di Sanremo come ospite di Claudio Baglioni. Eppure in questi ultimi giorni la mobilitazione è diventata nazionale.

Di lui hanno parlato La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Il Giornale, Fanpage, The Post Internazionale, Huffington Post, Avvenire e praticamente tutte le testate locali. E sono centinaia i post su Facebook con l’hashtag #DjFannySanremo2018.

Andrea è riuscito nell’ultimo anno e mezzo a trasformare la sua condizione in una voglia di riscatto per tutti coloro che come lui, pur essendo affetti da sla, non hanno perso la voglia di combattere, lottare e godere della vita. La musica lo ha aiutato in tutto questo. All’attivo Andrea ha già un singolo pubblicato – My Window on the music – e presto ne arriverà un altro. 

Non solo brani incisi e pubblicati, ma anche concerti live, come quello andato in scena l’anno scorso a conclusione del Carnevale di Oristano. Insomma, Dj Fanny ha tutte le carte in regole per partecipare come ospite al Festival di Sanremo. E se al team di Baglioni tutto questo non basta, forse basta farsi convincere dal sorriso di Andrea.

Due minorenni sono stati arrestati e trasferiti in una comunità su disposizione del G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Cagliari, su richiesta della Procura. L’indagine, condotta dalla Squadra Mobile della Questura, ha fatto luce su una serie di episodi di violenza avvenuti nella notte del 9 marzo 2025 nel centro storico del capoluogo sardo.

I due giovani sono accusati di aver partecipato, insieme a tre maggiorenni già arrestati lo scorso 30 giugno, a una rapina aggravata, lesioni personali gravi e danneggiamento. Le indagini hanno ricostruito le azioni del gruppo, che avrebbe aggredito un giovane in piazza Sant’Eulalia colpendolo con calci, pugni e un manganello telescopico, per poi derubarlo di una collanina d’oro. La vittima ha riportato ferite giudicate guaribili in 30 giorni.

Poco dopo, il branco si sarebbe spostato in un locale di via Barcellona, dove avrebbe aggredito due clienti e danneggiato gravemente arredi e strutture.

Determinante per l’identificazione dei responsabili è stato il lavoro della Polizia, che ha incrociato le immagini delle telecamere di videosorveglianza con le testimonianze raccolte e i riconoscimenti fotografici, arrivando a ricostruire con precisione la dinamica degli eventi e il coinvolgimento degli indagati.