Sacchetti bio a pagamento, Pigliaru: “Legge giusta a tutela dell’ambiente e a favore della chimica verde”
«Le polemiche sui sacchetti biodegradabili sono davvero difficili da capire. La norma adottata dal Parlamento fa la cosa giusta: l’uso dei sacchetti di plastica genera un incalcolabile danno ambientate. Nessuno meglio di noi sardi sa quanto devastante è il danno
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«Le polemiche sui sacchetti biodegradabili sono davvero difficili da capire. La norma adottata dal Parlamento fa la cosa giusta: l’uso dei sacchetti di plastica genera un incalcolabile danno ambientate. Nessuno meglio di noi sardi sa quanto devastante è il danno che produce il consumo eccessivo di plastica: basta guardare ciò che arriva dal nostro mare sulle nostre spiagge». A schierarsi apertamente a favore della legge sui sacchetti biodegradabili a pagamento è il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru.
«Non si può chiedere un ambiente più pulito, uno sviluppo sostenibile, mari non inquinati e poi protestare per una norma certamente migliorabile ma che comunque risponde esattamente a quelle esigenze – rimarca il presidente -. In Sardegna abbiamo un motivo in più per giudicare positivamente quella norma: amplia il mercato dei prodotti verdi e dunque migliora anche le prospettive di chi investe nella chimica verde, un settore nel quale è possibile creare da subito centinaia di nuovi posti di lavoro».
«La Sardegna – sottolinea ancora Pigliaru – ha scommesso con convinzione sulla chimica verde e pretende che gli impegni presi nel 2011 da governo e Eni si trasformino rapidamente in una filiera produttiva completa. Le condizioni ci sono tutte. Lavoreremo con ancora più determinazione perché l’Eni porti avanti gli investimenti promessi e renda finalmente Porto Torres un sito davvero strategico per la chimica verde italiana».
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Cagliari, libri e idee per mettersi in salvo: Festival di letteratura della crisi climatica

Due giorni per leggere, discutere, creare e immaginare nuove possibilità di futuro. Torna a Cagliari “A che ora è la fine del mondo? Libri e idee per mettersi in salvo”, il festival di letteratura dedicato alla crisi climatica organizzato dall’associazione Rebelterra. La seconda edizione si terrà il 15 e 16 novembre
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Due giorni per leggere, discutere, creare e immaginare nuove possibilità di futuro. Torna a Cagliari “A che ora è la fine del mondo? Libri e idee per mettersi in salvo”, il festival di letteratura dedicato alla crisi climatica organizzato dall’associazione Rebelterra.
La seconda edizione si terrà il 15 e 16 novembre negli spazi di Su Tzirculu, tra presentazioni di libri, proiezioni, performance artistiche, musica e un incontro di cittadinanza attiva per trasformare un angolo urbano in uno spazio verde condiviso.
Realizzato in collaborazione con Terra Atra, Su Tzirculu, Sa Cambarada e la libreria La Giraffa, il festival porta a Cagliari scrittrici, ricercatori, giornalisti e attivisti come Giorgia Pagliuca, Gianluca Ruggieri, Stefania Divertito e Angelo Camba, insieme a una rete di associazioni impegnate nei temi della sostenibilità e della giustizia ambientale.
Il programma si apre sabato 15 novembre alle 17 con Stefania Divertito, giornalista d’inchiesta premiata per i suoi lavori su uranio impoverito e amianto, che presenterà “Uccidere la natura. Come l’umanità distrugge e salva l’ambiente” (Il Saggiatore), un viaggio nel “crimine contro la natura” che invita a riconoscere all’ambiente diritti e dignità. Seguirà Gianluca Ruggieri, docente di Fisica tecnica ambientale all’Università dell’Insubria e voce della trasmissione “Il giusto clima” su Radio Popolare, con “Le energie del mondo. Fossile, nucleare, rinnovabile: cosa dobbiamo sapere” (Laterza, 2025), un testo che guida il lettore attraverso i dilemmi della transizione energetica e aiuta a scegliere in modo informato tra dati, interessi e prospettive future. La serata proseguirà con un momento di arte e musica: il live painting curato da Officine Verticali, accompagnato dal dj set di MyssStress, Pille e Windjungle. Gli artisti Matteo Porcu e Luca Tubero, protagonisti della Street Art Week, daranno nuova vita a oggetti dimenticati, che saranno messi all’asta per sostenere i progetti di ricostruzione dell’ospedale Al Awda di Gaza tramite l’associazione Sardegna Palestina.
Domenica 16 novembre la giornata inizierà alle 9 con un appuntamento all’aperto nel quartiere di Is Mirrionis. Con il progetto di riqualificazione urbana “Piazza Sa Barchixedda”, volontari e volontarie trasformeranno l’area tra via Monte Acuto e via Venosta: pulizia, piantumazione di arbusti, installazioni artistiche e la rinascita di una vecchia barca abbandonata, che diventerà una fioriera colorata. L’iniziativa è realizzata con Officine Verticali, Scout CNGEI Cagliari e il supporto del Comune di Cagliari. Alle 17, di nuovo a Su Tzirculu, sarà protagonista Giorgia Pagliuca – dottoranda in Ecogastronomia, educazione e società all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, conosciuta online come @ggalaska – che presenterà “Aggiustiamo il mondo. Diario di un’ecologista in crisi climatica” (Aboca Edizioni), un libro che unisce pensiero e pratica, raccontando come piccoli gesti quotidiani possano generare un impatto reale sulla collettività e sul pianeta.
In chiusura, spazio al cinema con “Giardinieri d’assalto. Storie di guerrilla gardening in Italia”, documentario del regista cagliaritano Angelo Camba dedicato a chi trasforma spazi abbandonati in luoghi di vita e partecipazione, un racconto di resistenza verde e rigenerazione urbana.
Il festival è organizzato con il contributo del Comune di Cagliari. L’ingresso agli eventi di Su Tzirculu è libero con tessera Csain. Per informazioni: www.rebelterra.it/festival – [email protected]
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