Detti e modi di dire sardi: “burrumballa”, segatura, resti di trucioli, roba di poco conto
Detti e modi di dire sardi: “burrumballa”, segatura, resti di trucioli, roba di poco conto. Questo termine significa “roba o gente di poco conto o valore; segatura, resti di trucioli, ciarpame“. Significa anche confusione, tumulto, specialmente nel nord Sardegna. Il
Detti e modi di dire sardi: “burrumballa”, segatura, resti di trucioli, roba di poco conto.
Questo termine significa “roba o gente di poco conto o valore; segatura, resti di trucioli, ciarpame“. Significa anche confusione, tumulto, specialmente nel nord Sardegna. Il Wagner lo riporta accertando l’identica forma anche in catalano. Il termine arriverebbe però dai navigatori pre-fenici e fenici: la parola è antichissima, deriva dal sumero, ed è attestato nell’antico babilonese nella forma burubalûm col senso di “sconquasso, rovina; agglomerato urbano abbandonato, deserto”. Un esempio? “Tonino, bogandi de mesu tottu custa burrumballa“, Tonino leva di torno tutta questa roba priva di valore.
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