Detti e modi di dire sardi: “Origh’e parafangu”, orecchie a forma di parafango.

Espressione tipicamente cagliaritana utilizzata per indicare (in tono canzonatorio) una persona con le orecchie a sventola. Un esempio: “Fisio, lobai chi est’ intrendi maistrali, abbuttonadì cussas’ origas ‘e parafangu“, Efisio, stai attendo che sta per arrivare un forte vento di maestrale: abbottonati quelle grandi orecchie a sventola.

Detti e modi di dire sardi: “Fai beni e bai in galera”, fai del bene e vai a finire in prigione.

Questa affermazione (qui nella variante campidanese della lingua sarda), ancora molto utilizzata in Sardegna, viene pronunciata quando si è compiuto un atto a fin di bene ma non è andato a buon fine. In linea di massima descrive il destino ingiusto che attende l’uomo retto e probo ma viene usato anche per le situazioni di tutti i giorni.

Un esempio? “Gigi, guarda che mamma ti ha messo a lavare i pantaloni che ti piacciono tanto”. La risposta del figlio: “Ceee, oh mamma, mi servivano oggi. Devo andare a una festa”. Quindi la risposta piccata della mamma: “Du sciemmu deu. Fai beni e bai in galera”.