Detti e modi di dire sardi: “Fai beni e bai in galera”, fai del bene e vai a finire in prigione.

Questa affermazione (qui nella variante campidanese della lingua sarda), ancora molto utilizzata in Sardegna, viene pronunciata quando si è compiuto un atto a fin di bene ma non è andato a buon fine. In linea di massima descrive il destino ingiusto che attende l’uomo retto e probo ma viene usato anche per le situazioni di tutti i giorni.

Un esempio? “Gigi, guarda che mamma ti ha messo a lavare i pantaloni che ti piacciono tanto”. La risposta del figlio: “Ceee, oh mamma, mi servivano oggi. Devo andare a una festa”. Quindi la risposta piccata della mamma: “Du sciemmu deu. Fai beni e bai in galera”.

Detti e modi di dire sardi: “Mi seu accallellendi”, mi sto lentamente assopendo.

Davanti al camino, dopo un ricco pranzo, dopo una serata con gli amici, in giardino sotto il sole primaverile, di notte davanti alla tv: capita un po’ a tutti di abbandonarsi al dormiveglia leggero che precede il sonno. “Mi seu accallellendi“, mi sto lentamente assopendo. La callella è proprio quella fase di sonnolenza, uno stato di torpore causato proprio dal caldo o dal cibo, nei casi più evidenti.