Mulinu Becciu: Area 3 chiude i battenti dopo 12 anni e nonostante le 6mila firme raccolte
A niente sono servite le raccolte di firme per cercare di non far chiudere i battenti al Centro Polivalente Area 3 di Mulinu Becciu. Dopo 12 anni arriva il suo ultimo giorno. Ecco il post su Facebook del Centro: “Il
A niente sono servite le raccolte di firme per cercare di non far chiudere i battenti al Centro Polivalente Area 3 di Mulinu Becciu. Dopo 12 anni arriva il suo ultimo giorno. Ecco il post su Facebook del Centro:
“Il Centro Polivalente Area 3, purtroppo e nonostante gli sforzi di chi lo ha gestito e animato per oltre 12 anni, chiuderà. E sarà costretto a chiudere nonostante le rassicurazioni che giovedì scorso il Sindaco Massimo Zedda ha dato ai rappresentanti del Comitato che, contro la chiusura del Centro, ha raccolto oltre seimila firme. Probabilmente non chiuderà l’immobile che ospitava Area 3, ma ciò che chiude e finisce è il Progetto Area 3, nato nel 2005 per il quartiere di Mulinu Becciu.
Il trasloco va avanti, e con tutte le attività se ne va via anche il nome Area 3, frutto anche lui di un percorso condiviso tra ArCoEs e i residenti del quartiere. Il Sindaco ha garantito che “le attività andranno avanti” ma la gara – a cui ArCoEs non è stata invitata e bandita un mese e mezzo dopo che ArCoEs ha ricevuto comunicazione di dover lasciar libero l’immobile entro l’anno – prevede altri servizi che nulla hanno a che vedere con la realtà proposta e resa concreta per oltre un decennio nel quartiere e in tutta la città.
Le parole chiave su cui abbiamo scommesso in questi anni sono state: logica del desiderio contro la logica del bisogno, progettazione del cambiamento, condizione di democrazia diretta, cittadinanza attiva, essere protagonisti del proprio tempo, creazione di connessioni tra diverse età, tempi e storie, protagonismo e cambiamento per uscire dalla solitudine.… Area 3 è stato per anni un luogo in cui praticare “progettazione partecipata” per portare la “periferia al centro” , per costruire identità, appartenenza, legami con il resto della città.
Area 3 è stato definito “un modus operandi” ideato da ArCoEs. Noi chiudiamo qui il nostro lavoro, portato avanti pensiamo con professionalità e serietà. Il trasloco va avanti e come richiesto dall’amministrazione le chiavi saranno riconsegnate il 2 gennaio, senza ritardi. Ci preme solo ribadire che l’associazione ha sempre gestito il centro, su affidamento da parte dell’Amministrazione Comunale e successive proroghe, rivolgendosi a tutta la cittadinanza coinvolgendo persone di tutte le età e arrivando a una frequenza media settimanale di circa 250 persone fra adulti e minori. Di fatto l’unico presidio comunale rimasto nel quartiere di Mulinu Becciu. Ringraziamo commossi quanti ci hanno sostenuto e aiutato in questo momento difficile”.
Associazione ArCoEs
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Mulinu Becciu: mille firme per salvare il centro polivalente Area 3, cuore culturale del quartiere
Riaprire il dialogo col Comune ed avere rassicurazioni sul futuro di Area 3, il centro comunale polivalente di via Carpaccio 16 attivo a Mulinu Becciu dal 2004. Sono questi gli obiettivi della importante petizione indirizzata da oltre mille sottoscrittori, residenti nel popolare rione cagliaritano ma anche in molti altri quartieri della città e in tanti centri dell’hinterland, al sindaco Massimo Zedda.
La principale preoccupazione dei firmatari è che dopo il 31 dicembre, data in cui Arcoes, l’associazione che, da oltre un decennio, a seguito della vittoria di un bando gestisce Area 3, riceverà lo sfratto, il centro possa perdere la sua caratteristica di spazio multigenerazionale e multidisciplinare.
«A quanto risulta a noi – afferma Annarosa Zedda, una delle anime del Comitato promotore della petizione, formatosi spontaneamente lo scorso ottobre al diffondersi delle notizie dello sfratto e della chiusura del centro, su cui, a fine 2017, calerà il sipario in attesa che venga individuato un nuovo gestore – l’idea del Comune sarebbe quella di utilizzare Area 3 per svolgere esclusivamente attività in favore dei minori. Ciò significherebbe ignorare le esigenze del quartiere di Mulinu Becciu, che è composto soprattutto da anziani ed è privo di qualsiasi altro luogo di aggregazione. Da anni qui in via Carpaccio, grazie all’impegno di varie associazioni, si tengono lezioni di yoga e musica, workshop di lettura, proiezioni cinematografiche e incontri e dibattiti culturali che hanno interessato e interessano ancora tantissime persone di tutte le età: chi garantirà tutto questo dal 2018?».
I firmatari della petizione temono anche che, una volta chiuso, Area 3 possa essere abbandonato od occupato. «È un rischio che esiste – sostiene Iosranda Nonnis -. Abbiamo l’esempio dell’ex Circoscrizione e sappiamo benissimo quanto sia caldo a Cagliari il tema dell’emergenza abitativa. È proprio per questo che abbiamo chiesto al Comune che, in attesa di deciderne la sorte, il centro rimanga aperto».
Per il destino dello stabile di via Carpaccio 16, divenuto uno spazio polivalente nel 2008 e gestito dal 2010 da Arcoes, a cui, lo scorso aprile, per la prima volta, era stato prospettato, per il futuro prossimo, il pagamento di un canone di affitto, in regime di proroga, sarà importante il parere del sindaco Zedda.
«Gli abbiamo chiesto un incontro urgente e ora attendiamo risposte – aggiunge Nonnis -. La speranza è che ci ascolti e capisca il nostro punto di vista: sarebbe un delitto depotenziare uno spazio che è diventato un punto di riferimento culturale per Mulinu Becciu e per tutta Cagliari».
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