L’omicidio sarebbe avvenuto per una violenta lite dopo la quale un 27enne del Sudan, ancora ignote le generalità, ha prima tramortito e poi investito con una Lancia Musa Fabrizio Statzu, 51enne di Uras.

La vittima viveva nella roulotte di proprietà della moglie da cui era separato nel campeggio lungo il Poetto, poco prima della rotonda del Margine Rosso.

Il corpo è stato trovato da un dipendente del camping stamani alle 8. L’operaio ha dato subito l’allarme ma gli operatori del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Le indagini sono condotte dai carabinieri della compagnia di Quartu agli ordini del maggiore Valerio Cadeddu, dai colleghi del reparto operativo provinciale diretto dal colonnello Ivan Giorno, il coordinamento è del sostituto procuratore di turno, Danilo Tronci.

Nel pomeriggio è prevista l’autopsia della vittima, mentre il cittadino sudanese è trattenuto in caserma, in attesa di formalizzare la sua posizione dopo l’interrogatorio del Pubblico Ministero.

Delitto Cinzia Pinna: Emanuele Ragnedda ricoverato in ospedale dopo un tentato suicidio.

Si aggrava il quadro personale di Emanuele Ragnedda, l’imprenditore arrestato per il brutale omicidio di Cinzia Pinna. Secondo indiscrezioni trapelate nelle ultime ore, l’uomo sarebbe stato urgentemente trasferito dal carcere di Bancali in una struttura medica ospedaliera. Il motivo del ricovero sarebbe legato a gesti di autolesionismo, con l’ipotesi che Ragnedda avrebbe tentato di togliersi la vita.

La notizia del trasferimento getta nuova luce sulla tensione che circonda il delitto di Palau, dove Cinzia Pinna è stata uccisa. L’imprenditore, la cui posizione è già pesantemente compromessa, è stato quindi allontanato dall’istituto di pena per ricevere le cure necessarie, in un momento che aggiunge un elemento drammatico a una vicenda già complessa.

L’urgenza del trasferimento ha interferito anche con il programma legale dell’uomo. Ragnedda questa mattina avrebbe dovuto incontrare il suo legale, l’avvocato Luca Montella. L’avvocato, venuto a conoscenza dell’accaduto, si sta recando in ospedale per verificare le condizioni dell’imprenditore. Interpellato dai giornalisti, il difensore non ha voluto rilasciare dichiarazioni, mantenendo il riserbo sullo stato di salute del suo assistito. Il ricovero di Ragnedda apre un nuovo capitolo di questo caso, ponendo l’attenzione anche sulla condizione psicologica dell’uomo detenuto.

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