Oristano, 2000 articoli sequestrati dalla Gdf in un negozio di casalinghi Made in China: denunciata la titolare

La Guardia di Finanza di Oristano ha sequestrato oltre 2000 articoli di prodotti “made in china” (e non solo) perché privi dei requisiti di sicurezza e delle indicazioni a tutela dei consumatori, prescritti dal codice dei consumatori. Nel corso di
La Guardia di Finanza di Oristano ha sequestrato oltre 2000 articoli di prodotti “made in china” (e non solo) perché privi dei requisiti di sicurezza e delle indicazioni a tutela dei consumatori, prescritti dal codice dei consumatori.
Nel corso di un servizio volto al controllo del rispetto della normativa concernente la sicurezza dei prodotti commercializzati al pubblico, una pattuglia della Compagnia di Oristano ha accertato, in un negozio di casalinghi e materiali elettrici della provincia, che parte del materiale esposto per la vendita: giocattoli, dispositivi per l’illuminazione, apparecchi elettrici, articoli per la cura della persona era privo delle “istruzioni” in lingua italiana ovvero del “contenuto minimo” delle prescrizioni necessarie ad informare consumatori sul corretto utilizzo della merce.
«A tale proposito – spiegano i militari – va sottolineato che l’acquisto di questi prodotti può comportare rischi per la salute e la sicurezza, soprattutto a causa della scarsa qualità che li caratterizza e del mancato adeguamento alle norme vigenti. Specie, ed è il caso in questione, se si tratta di oggetti che per il loro uso vanno collegati ad una presa di corrente elettrica o, peggio, sono destinati ai più piccoli».
Si tratta di oggetti di scarso valore, tra l’altro perché risultato di un processo produttivo che, non ha richiesto investimenti ed è stato sottratto alle necessarie – se si vogliono immettere sul mercato prodotti sicuri – prove di funzionamento e a sperimentazioni sulla sicurezza di funzionamento e sulla qualità dei materiali utilizzati per la loro realizzazione.
Condizioni, quindi, che consentono a chi ne fa commercio, consistenti margini di guadagno, sopportando un rischio di impresa certamente di gran lunga inferiore rispetto a chi opera nello stesso settore merceologico con maggiore sensibilità e nel rispetto delle regole (anche di concorrenza).
Concluse le operazioni, i militari del Comandante Provinciale, Tenente Colonnello Andrea Taurasi, hanno segnalato la titolare dell’attività, una cittadina cinese quarantaquattrenne, residente a Cagliari, alla Camera di Commercio di Oristano, che procederà ad irrogare alla titolare dell’impresa le previste sanzioni amministrative, per oltre 35 mila euro.
“L’attività ispettiva – sottolinea, il Comando Provinciale dalla Guardia di Finanza di Oristano – finalizzata al contrasto della vendita di materiale non conforme agli standard di sicurezza è, quindi, la manifestazione tangibile, verso tutti i cittadini, dell’impegno delle fiamme gialle nella tutela dell’economia legale e della salute dei consumatori.

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