M5S: siamo la prima forza politica nell’Isola, prepariamo il programma per le regionali 2019.

Tanta Sardegna ieri ad Assemini, ma con un occhio alle politiche: Mario Puddu annuncia una visita del candidato premier Luigi Di Maio, che dovrebbe trattenersi nell’Isola alcuni giorni.

Ieri ad Assemini, nell’aula consigliare del comune, si è tenuta la giornata “La Sardegna che vorrei”, incontro regionale di attivisti e sostenitori Cinque Stelle. A fare gli onori di casa Mario Puddu, sindaco pentastellato di Assemini, fresco di nomina, come referente per la campagna elettorale delle elezioni politiche in Sardegna, da parte di Di Maio. Nell’aprire i lavori ha dichiarato: «Il nostro obiettivo non è erodere voti agli altri partiti, noi vogliamo smuovere le coscienze, convincere chi ha rinunciato ad esprimere il proprio voto perché pensa che i politici sono tutti uguali, che noi siamo diversi, che vadano a votare e che ci diano fiducia». Il primo cittadino ha concluso la presentazione citando Beppe Grillo: «Oggi illustreremo le nostre proposte per risolvere i problemi della Regione, ci vogliono le proposte e la gente che le metta in pratica, dobbiamo guardare lontano, perché come dice Beppe: la politica è pensare a cosa lasciamo ai nostri figli».

Sono cadute quasi tutte le accuse mosse al sindaco pentastellato di Assemini Mario Puddu, alla sua vice Jessica Mostallino e al consigliere Roberto Melis, dall’ex vice segretaria comunale Daniela Petricci.

Secondo quanto riporta L’Unione Sarda nella sua edizione cartacea, non ci sarebbero stati abuso d’ufficio, maltrattamenti e calunnia ai danni dell’ex funzionaria, rimossa dal suo incarico.

Secondo il Gip l’abuso d’ufficio non si sarebbe configurato perché essendo cambiata la Giunta comunale è normale che possano cambiare anche i dirigenti. Resta in piedi solo il procedimento parallelo in cui i tre esponenti della Giunta grillina di Assemini sono accusati di aver diffamato Daniela Petricci.

«Mio padre, mia madre e la vita – ha commentato Puddu sul suo profilo Facebook – mi hanno insegnato che la verità e la giustizia prima o poi trionfano. Hanno cercato di toglierci la dignità, di marchiarci con il simbolo della disonestà, di colpirci al cuore, visto quanto per noi (amministratori 5Stelle) è importante quella virtù.  Ma siamo andati avanti con coraggio, tenacia, con la consapevolezza di aver agito sempre e solo nell’interesse dei cittadini».