La sindaca pentastellata di Dorgali Maria Itria Fancello è indagata per turbativa d’asta.

Lo ha dichiarato proprio lei sul suo profilo Facebook ieri sera: «Volevo informare i cittadini di Dorgali che mi è stata notificata una richiesta di proroga delle indagini da parte della procura di Nuoro. A quanto pare, insieme a mio marito, ex dipendente della cooperativa Ghivine, e all’assessore Fabrizio Corrias, sono indagata per turbativa d’asta».

«Non ho ricevuto avvisi di garanzia, né ero a conoscenza dell’attività – spiega su Facebook – si tratterebbe della gara di aggiudicazione della gestione dei siti archeologici. Un bando che è stato pubblicato il giorno successivo all’insediamento del nuovo consiglio comunale. Per cui né io né altri componenti della giunta abbiamo avuto nulla a che fare con la gara, assegnata da un’apposita commissione.

«Ho fiducia nella giustizia – conclude la prima cittadina dorgalese sui social– e mi sento confortata dal fatto di aver sempre agito per il bene dei cittadini. Ve lo dovevo per quella trasparenza che contraddistingue il Movimento 5 Stelle. Vi terrò aggiornati». Numerosi i messaggi di solidarietà pubblicati in risposta alla comunicazione della Fancello.  Indaga sul fatto la Procura di Nuoro.

Un grave episodio di violenza domestica si è consumato nei giorni scorsi nel cuore della città. La Polizia di Stato di Oristano ha denunciato un turista quarantenne, residente nella provincia di Milano, per il reato di lesioni personali nei confronti della propria compagna convivente, anch’essa lombarda.

L’intervento tempestivo degli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti della Questura è scattato in seguito a una segnalazione giunta al 113, che segnalava una lite violenta in corso all’interno di un’autovettura in transito lungo viale Repubblica.

All’arrivo sul posto, i poliziotti hanno intercettato il veicolo e si sono trovati di fronte a una scena drammatica: all’interno, l’uomo stava aggredendo fisicamente la compagna. La donna, visibilmente sotto shock, presentava evidenti segni di percosse al volto e macchie di sangue sugli abiti, a conferma della violenza appena subita. È stato immediatamente richiesto l’intervento del personale sanitario del 118 per prestare le cure necessarie.

Dalle prime ricostruzioni è emerso che l’aggressione sarebbe scaturita da un banale litigio degenerato rapidamente in insulti e violenze fisiche da parte dell’uomo. Dopo aver bloccato l’aggressore, gli agenti lo hanno accompagnato presso gli Uffici della Questura, dove è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di lesioni personali.