Storie di ex: Marco Giampaolo sfida il Cagliari con la Sampdoria

C’era una volta…Cominciano così tutte le favole. Quella di Marco Giampaolo, allenatore di una Sampdoria lanciatissima in campionato, però, più che una fiaba, è una realtà, una bella realtà passata anche da Cagliari e dal Cagliari. La storia (a lieto
C’era una volta…Cominciano così tutte le favole. Quella di Marco Giampaolo, allenatore di una Sampdoria lanciatissima in campionato, però, più che una fiaba, è una realtà, una bella realtà passata anche da Cagliari e dal Cagliari.
La storia (a lieto fine) del mister abruzzese s’incrocia con quella dei rossoblù nell’estate del 2006: Giampaolo ha appena guidato l’Ascoli di Foggia e Fini ad un’insperata e brillante salvezza, è il tecnico emergente della Serie A e così l’ambizioso presidentissimo Massimo Cellino lo vuole alla sua corte.
Sotto la guida del nuovo enfant prodige italiano della panchina, il Cagliari gioca un calcio pratico e discretamente redditizio ma Cellino, con la squadra a tre punti di distanza di sicurezza dalla zona retrocessione, a dicembre, decide che ne ha abbastanza: per Giampaolo, insomma, scatta l’esonero, anche se, in seguito, il presidente torna sui suoi passi e a febbraio richiama l’ex allenatore bianconero, capace, a fine stagione, di condurre i rossoblù alla salvezza con una giornata d’anticipo.
Nel torneo successivo il matrimonio tra Giampaolo e il leader Massimo resiste per qualche mese. Poi, a novembre, il giocattolo si rompe un’altra volta: in un campionato segnato soprattutto dai malumori di spogliatoio e dal litigio tra Marchini e Foggia, Cellino sceglie nuovamente di far fuori il tecnico, salvo, successivamente, richiamarlo in corsa. Questa volta, però, l’attuale mister blucerchiato ringrazia e dice no, rinunciando al nuovo ingaggio e allo stipendio al grido di “La dignità non ha prezzo”.
Lontano da Cagliari e dal suo vulcanico presidente, quasi che fosse tiranneggiato da un malefico sortilegio, Giampaolo comincia misteriosamente a perdersi e ad inanellare flop ed esoneri. È un periodo buio, un periodo in cui il cigno ammirato ad Ascoli sembra essersi trasformato in un brutto anatroccolo della panchina.
La metamorfosi al contrario del pacato e bravo Giampaolo, stimatissimo dai colleghi e da un guru come Arrigo Sacchi, si arresta (finalmente) ad Empoli nella stagione 2015-2016: chiamato a raccogliere la pesante eredità di Maurizio Sarri, in Toscana il tecnico abruzzese conquista la salvezza e torna ad essere cigno, meritandosi addirittura le attenzioni del Milan e la chiamata della Sampdoria, squadra rivelazione del campionato e prossima avversaria del Cagliari.
Ai ragazzi di Lopez e al mister uruguaiano, suo allievo nell’avventura sull’Isola di un decennio fa, Giampaolo farà visita sabato nell’anticipo della sedicesima giornata, un’occasione per salutare dei vecchi amici e per provare, da ex un poco incompreso, a servire una piccola vendetta: i tifosi rossoblù prendano nota.

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