In seno all’operazione anticrimine applicate misure di prevenzione patrimoniali. Sequestrati beni mobili, immobili e attività commerciali ad una coppia dei coniugi cagliaritani Roberta Lecca e Fabio Serri, per milioni di euro. Le donne e gli uomini della Polizia di Stato della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Cagliari, coadiuvati dalla Squadra Mobile, dopo una complessa attività d’ indagine che ha consentito di avanzare una proposta del Questore accolta dalla II Sezione del Tribunale di Cagliari, ha dato esecuzione ad un importante provvedimento di sequestro finalizzato alla confisca di beni a carico di due cagliaritani.

Presentazione indagine police games

Lecca e Serri, noti agli inquirenti per un passato di delitti finanziari ed economici dalla bancarotta fraudolenta (legata ad attività di ingrosso e vendita di frutta e verdura, già quantifica in dieci miliardi di lire nel vecchio conio) alle frodi fiscali. Di Fabio Serri sono noti, inoltre, movimenti legati al traffico di stupefacenti dei quali rispose alla Giustizia francese. La misura odierna risponde a un’indagine arrivato a stabilire la rilevante pericolosità sociale determinata da attività di auto riciclaggio e trasferimento fittizio di beni nonché sistemi per ripulire capitali guadagnati illecitamente. L’indagine, durata oltre un anno, si basa sulla raccolta di fonti desunte da sentenze, querele, visure camerali, rapporti bancari che rispondono ad un complesso sistema di scatole cinesi innescato nel tempo dagli inquisiti.

L’Attività illecita dei due coniugi partirebbe con l’ acquisizione, affidata a un sistema di prestanome, della “Sardinia Holidays”, nota società capofila in Sardegna della gestione del gioco d’ azzardo autorizzato. Proprietà e quote, passate attraverso un avvicendamento di gestioni diverse, hanno dato origine ad una ramificazione nell’ hinterland cagliaritano: sale Bingo, Video Lottery, sale giochi in genere e agenzie di scommesse quali Queen Palace, Palace Games, Montecarlo Cafè, Bingo Palace, Bar Milano con annessa agenzia di scommesse tra gli altri.

Tra i beni sequestrati a Lecca e Serri, di cui ancora il valore reale è in fase di quantificazione, risultano 34 conti correnti, 11 auto, 9 società a responsabilità limitata e una società per azioni.  I provvedimenti richiesti a carico dei coniugi sono e di carattere patrimoniale (patrimonio che non ha origine spiegabile) e personale (con applicata misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno e divieto di espatrio).

Proseguono i controlli estivi del Comando Provinciale dei Carabinieri di Cagliari, mirati alla tutela della salute pubblica e della sicurezza alimentare nelle zone più frequentate della città. In particolare, lungo il litorale del Poetto, i militari delle Stazioni cittadine, con il supporto del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS), hanno passato al setaccio numerosi esercizi commerciali.

Durante le verifiche, l’attenzione dei Carabinieri del NAS si è concentrata su due depositi alimentari non autorizzati, ricavati all’interno di un unico locale di circa 40 metri quadrati, suddiviso senza alcuna comunicazione preventiva all’autorità sanitaria competente. I magazzini, utilizzati per lo stoccaggio di alimenti destinati a due chioschi in concessione demaniale, sono risultati in gravi condizioni di non conformità igienico-sanitaria.

Tra le irregolarità riscontrate: scaffalature arrugginite, presenza di ragnatele, accumuli di polvere, pareti con intonaci non lavabili, mancanza di aerazione e assenza totale di sistemi per il controllo degli infestanti. All’interno dei locali erano conservati alimenti ittici surgelati e altri prodotti non refrigerati, oltre a materiali destinati al contatto con gli alimenti, tutti in stato non idoneo alla conservazione.

Il responsabile legale delle due società coinvolte, un 49enne residente a Cagliari, è stato individuato come autore delle violazioni amministrative accertate. I militari hanno proceduto al sequestro dei locali e delle derrate alimentari, per un valore complessivo stimato di circa 60.000 euro, notificando le relative prescrizioni all’autorità sanitaria, che valuterà ora eventuali ulteriori provvedimenti.

Le sanzioni amministrative elevate ammontano a 6.000 euro, in riferimento alle violazioni del Decreto Legislativo 193/2007 (mancanza di registrazione, carenze igienico-sanitarie, omessa applicazione del piano HACCP) e del Decreto Legislativo 27/2001, per gravi non conformità.

L’operazione rientra nel più ampio piano di prevenzione e controllo messo in campo con l’arrivo della stagione turistica, per garantire la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle normative nel settore alimentare.