Cagliari si appresta a diventare sempre di più città del Natale e del Capodanno. Anche quest’anno sono tante le iniziative che, a partire da oggi, animeranno la città per tutto il periodo delle festività. E sono tante le associazioni coinvolte, dal Consorzio Camu, Il Crogiuolo, Cada die teatro, Sarditinera, Primavera Sulcitana, “Pirri: antiche storie del mio paese” e il Consorzio Cagliari Centro storico.

Accanto ai tanto amati mercatini di Natale, l’attesa delle feste sarà animata da laboratori rivolti ai bambini, spettacoli teatrali e artisti di strada. La musica sarà protagonista anche con dei concerti itineranti, concerti dai balconi e il suono delle launeddas con l’associazione Sonus Antigus e la cantante Manuela Mameli. E le launeddas saranno le protagoniste anche dei laboratori di creazione di questo strumento tradizionale sardo. E poi ancora la parata di Natale al Parco della musica e nel centro storico.

Tante iniziative che movimenteranno la città in tutti i sensi ed è per questo che anche quest’anno il Ctm propone le sue navette di Natale. A partire dall’8 dicembre, sino al 24, gli spostamenti nelle zone dello shopping saranno facilitati da questi mezzi che, con una frequenza di 15 minuti circa, collegheranno piazza Yenne al mercato di San Benedetto passando per via Dante, via San Benedetto e via Alghero.

La città entra nel clima delle feste grazie anche alle splendide luminarie che decorano e rallegrano le strade. Sin dal primo dicembre, infatti, è partito il progetto “Illumina e anima il Natale” con il quale il Comune insieme alle associazioni di categoria hanno messo in campo le risorse per abbellire la città. Nonostante i lavori, anche piazza Garibaldi nelle prossime settimane sarà coinvolta nelle iniziative natalizie che sono ancora in fase di definizione. Acquisti di Natale anche nei mercati civici della città con aperture straordinarie la domenica e orari le vigilie di Natale e Capodanno.

Natale ma anche Capodanno. E anche quest’anno la fine dell’anno si festeggia con le iniziative diffuse. Quattro piazze della città ospiteranno diversi generi musicali. Dallo swing alla musica anni ’60, al pop sino al grande e atteso concerto in piazza Yenne di Malika Ayane, la famosa cantautrice italiana. Questo programma -ha ricordato l’assessore Marzia Cilloccu, «è frutto di un grande lavoro della Giunta comunale per valorizzare il nostro territorio in chiave turistica e commerciale». Non c’è che l’imbarazzo della scelta, e non resta, quindi che uscire di casa e godersi la città che, anche senza neve, sta provando davvero ad inventarsi il suo Natale e Capodanno.

Nel cuore di Silius, un piccolo paese immerso nel paesaggio montano del Gerrei, è nata un’opera d’arte che racconta una storia fatta di fatica, coraggio e trasformazione. Il murale realizzato dall’artista Patta è molto più di una semplice decorazione urbana: è un tributo potente e suggestivo alla memoria dei minatori che per decenni hanno costituito l’anima economica e sociale di questa comunità.

Dal dopoguerra fino ai primi anni 2000, la vita a Silius era profondamente intrecciata con l’attività estrattiva: la fluorite, minerale prezioso per l’industria, veniva scavata dalle viscere della terra da uomini che ogni giorno lasciavano le loro campagne per calarsi nel buio delle miniere. Ed è proprio questo passaggio — da una vita all’aria aperta a una realtà sotterranea — che Patta ha scelto di raccontare attraverso un linguaggio visivo intenso e simbolico.

Il protagonista del murale è un minatore, ritratto nel momento in cui si avventura in una nuova dimensione. La sua unica fonte di luce è la lampada a carburo, che illumina appena il percorso davanti a lui. Intorno, sospesi nell’aria, fluttuano venti minerali: non solo a evocare l’essenza dell’ambiente minerario, ma anche come omaggio ai venti uomini che hanno perso la vita nelle gallerie di Silius. Ogni minerale è una presenza simbolica, fragile e quasi onirica, a testimonianza del rischio costante e dell’instabilità vissuta da questi lavoratori.

Eppure, nonostante la durezza del tema, l’opera non è cupa. Il minatore non appare schiacciato dal peso della miniera, ma al contrario, sembra animato da una curiosità quasi infantile. L’ambiente che lo circonda, sebbene incerto, è anche magico: un nuovo mondo da scoprire, dove il buio non è solo paura, ma anche mistero e possibilità.

Realizzare il murale è stato possibile grazie all’impegno dell’Associazione Minatori a Memoria del Gerrei e al Comune di Silius, con il prezioso supporto di tutta la comunità. Un gesto collettivo che dimostra quanto il passato di un luogo possa ancora essere presente, vivo, e degno di essere raccontato.