Cibo scaduto in vendita nei supermercati: l’iniziativa di una catena inglese contro gli sprechi
Una catena di supermercati inglese ha deciso di vendere al prezzo stracciato di 10 centesimi i cibi in scatola che hanno superato la data in cui è preferibile siano consumati. I prodotti, messi sugli scaffali in offerta nei 125 negozi
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Una catena di supermercati inglese ha deciso di vendere al prezzo stracciato di 10 centesimi i cibi in scatola che hanno superato la data in cui è preferibile siano consumati. I prodotti, messi sugli scaffali in offerta nei 125 negozi Co-op nell’East Anglia, sono andati a ruba e in 24 ore erano esauriti.
L’iniziativa, come spiegato nel Corriere della Sera, è stata presa nel tentativo di evitare gli sprechi: ogni anno in Gran Bretagna vengono mandate al macero 7,3 milioni di tonnellate di cibo perché le persone pensano di non poter consumare il prodotto dopo la data preferibile, non sapendo che invece hanno ancora mesi di tempo. Wrap (Waste and Resources Action Programme), l’agenzia nazionale che consiglia il governo su riciclo e rifiuti, ha parlato di una mossa «coraggiosa» che rispetta gli standard di sicurezza.
La Co-op ha incoraggiato altre catene a seguire il suo esempio: «La grande maggioranza dei consumatori ha colto al volo l’opportunità di risparmiare dei soldi e consumare i prodotti preferiti. – ha detto Roger Grosvenor, vice direttore esecutivo delle Co-op dell’East Anglia -, la nostra non è una trovata per fare soldi ma una mossa per ridurre gli sprechi». La scorsa settimana Wrap aveva lanciato una campagna, appoggiata dal governo, per evitare gli sprechi di cibo ancora commestibile con lo slogan «Don’t be a binner, have it for dinner», «Non scegliere la pattumiera, mangialo per cena».
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“Non svuotate gli ospedali”: Uil Fpl sciopera contro lo smantellamento di Microcitemico e Marino

Il sindacato chiede il mantenimento dei servizi, investimenti strutturali e tutela dei lavoratori, sottolineando l’importanza dei due ospedali per la salute dei cittadini.
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La Uil Fpl annuncia per martedì 9 dicembre uno sciopero e un presidio contro il trasferimento del Microcitemico di Cagliari e dell’ospedale Marino di Alghero, denunciando il rischio di trasformarli in “scatole vuote”.
Il sindacato chiede il mantenimento dei servizi, investimenti strutturali e tutela dei lavoratori, sottolineando l’importanza dei due ospedali per la salute dei cittadini.
La manifestazione si terrà davanti all’Assessorato regionale alla Sanità, con la partecipazione di lavoratori e cittadini.
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