Come ogni anno e ormai da ben 11 edizioni, si riconferma il successo del Giocomix, il Festival del gioco e del fumetto più importante e frequentato della Sardegna.

Sio, fumettista

Il festival si è tenuto sabato 25 e domenica 26 negli spazi fieristici dell’Hotel Setar a Cagliari e ha fatto registrare un gran numero di presenze: circa 8mila persone nei 2 giorni della kermesse.

Fumettisti del calibro di Sio, padre della famosissima serie Scottecs Magazine (ore di fila per portarsi a casa un disegno personalizzato), di Don Alemanno e Boban Pesov con Nazivegan Heidi, di Bruno Olivieri con il suo Kavaliere Oscuro: giochi ma anche grandi nomi del panorama del fumetto e della graphic novel italiana.

Don Alemanno e Boban Pesov

Un mondo che, prima del Giocomix, in Sardegna non era stato ancora sdoganato pubblicamente: gli appassionati del genere infatti, che come si è visto ormai sono davvero numerosi, non avevano mai potuto godere di un luogo di ritrovo.

Bruno Olivieri, fumettista

Dai fumetti ai giochi di ruolo e società, dai videogame ai cosplay, al Giocomix è la fantasia a farla da padrone: un pubblico per lo più di giovanissimi ma anche tanti appassionati del settore di tutte le età.

Un’immersione nei colori e nell’identità più autentica della Sardegna. È ciò che trasmettono gli straordinari scatti sottomarini realizzati da Davide Loi nelle acque trasparenti di Costa Rei, proprio ieri.

Foto Davide Loi

Tra banchi di pesci e giochi di luce che filtrano dall’alto, a sventolare sott’acqua è la bandiera dei Quattro Mori, simbolo per eccellenza dell’isola. Immagini che raccontano tutto il fascino del mare sardo, ma anche il profondo legame con la terra e la cultura locale.

Foto Davide Loi

Cosa può rappresentare meglio la Sardegna di così? Tra natura incontaminata e orgoglio identitario, lo scatto di Loi è molto più di una semplice fotografia: è un tributo visivo all’anima sarda.