Cagliari-Inter: da Moratti a Giulini, storia di un legame speciale fatto di calcio e non solo
Tutto, senza andare troppo indietro nel passato, ha inizio nei mitici anni Sessanta, gli anni del boom economico, dei Beatles e dei Rolling Stones, e, calcisticamente parlando, della Grande Inter del Mago Herrera e del Cagliari per la prima volta in Serie A.
Rivali sì, nemici mai. Qualche volta, anzi, addirittura, intimi amici. La storia di Cagliari e Inter è fatta di scontri e di incontri, di partite memorabili e di affari discussi e discutibili, di mille strade che, sul campo e fuori dal rettangolo verde, hanno portato Milano in Sardegna e viceversa.
Tutto, senza andare troppo indietro nel passato, ha inizio nei mitici anni Sessanta, gli anni del boom economico, dei Beatles e dei Rolling Stones, e, calcisticamente parlando, della Grande Inter del Mago Herrera e del Cagliari per la prima volta in Serie A.
Nel massimo campionato i rossoblù ci arrivano nella stagione 1964-65, guadagnandosi, col passare del tempo, la stima dei tifosi, sardi e non, per il bel gioco espresso. Peccato però che la permanenza nel Paradiso pallonaro costi un po’ troppo: urge un aiuto e così, mentre l’Isola tenta la via dell’industrializzazione, ecco che le grandi aziende del Nord, giunte in Sardegna a fare i soldi, cominciano a foraggiare con elargizioni milionarie il Cagliari.
Il più generoso è Angelo Moratti, proprietario della Saras nonché presidente nerazzurro, che, a furia di concedere laute mance, diventa praticamente il padrone effettivo della società rossoblù, nel frattempo trasformatasi in Spa.
Visto che c’è, in una commistione sempre più pervasiva tra affari, politica e pallone, oltre ai soldi, al sodalizio di via Tola, guidato (guarda tu il caso) dal senatore Efisio Corrias, ex presidente della Regione, al Cagliari Moratti comincia a dare anche qualche giocatore. E che giocatori: Angelo Domenghini, Sergio Gori e Cesare Poli, che lasciano Milano in cambio di Boninsegna. Nell’Isola, nella stagione di grazia 1969-70, avendo la meglio proprio sull’Inter, i tre vinceranno uno scudetto memorabile, l’unico tricolore targato Moratti, dicono i maligni, non colorato di nerazzurro.
Trascorsa quell’epoca d’oro, il Cagliari si riscopre un po’ interista nella testa giusto qualche anno fa. Nel 2014, infatti, come tutti ben ricordano, l’ex consigliere d’amministrazione nerazzurro Tommaso Giulini, uno che con Massimo Moratti, figlio di Angelo, ha condiviso innumerevoli ore e cda tra il 2005 e il 2013, acquista la società rossoblù mettendo fine al ventennio celliniano. Per non sbagliare, da Milano, il patron della Fluorsid porta con sé in Sardegna Stefano Filucchi, oggi vicepresidente rossoblù e ieri ex direttore generale nerazzurro.
Tra l’era Moratti e quella Giulini, nel mezzo, le cronache relative ai legami tra Cagliari e Inter raccontano pure di una semifinale di Coppa Uefa, quella persa nel 1994 dai rossoblù di mister Giorgi e vinta dall’Inter di Zenga, Bergomi, Bergkamp e Sosa, e di tanti affari di calciomercato, con i passaggi di maglia dei vari Paolino, Rocco, Matteoli, Festa, Macellari e Suazo. Tutto il resto, più che noia, è futuro prossimo: sabato, infatti, alla Sardegna Arena, Cagliari e Inter si scontreranno in campionato cercando di superarsi. Da rivali, perché nemici
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