Ancora un premio al birrificio Mezzavia di Selargius: la Nautilus è la Imperial Stout più buona d’Europa

9,5 vol.; 16°-18°; 75 cl. Sono questi i numeri d’oro della Nautilus, la birra prodotta dal birrificio selargino Mezzavia, capace di conquistare la medaglia d’oro per la categoria Imperial Stout nella Brussels Beer Challenge 2017, la sesta edizione della nota competizione
9,5 vol.; 16°-18°; 75 cl. Sono questi i numeri d’oro della Nautilus, la birra prodotta dal birrificio selargino Mezzavia, capace di conquistare la medaglia d’oro per la categoria Imperial Stout nella Brussels Beer Challenge 2017, la sesta edizione della nota competizione birraria internazionale svoltasi quest’anno nella città belga di Namur.
Così la racconta Alessandro Melis, co-fondatore insieme a Gianmichele Deiana di un birrificio che, a suon di riconoscimenti, va affermandosi come uno dei gioiellini del settore. «Potremmo definire la Nautilus come la ammiraglia della nostra gamma di sei birre. Si tratta di una Imperial Stout – spiega con orgoglio Melis -, ossia una birra dal colore nero impenetrabile e dall’alto grado alcolico, caratterizzata da profumi e sapori che spaziano dal caffè al cacao, dalla liquirizia alla frutta rossa sotto spirito».
Una soddisfazione per una vittoria ancor più importante, se si pensa all’importanza della competizione, che ha contato quest’anno 1400 birre partecipanti suddivise in categorie sulla base di provenienza e caratteristiche, degustate e valutate per tre giorni da una giuria composta da 85 esperti del settore. «Siamo estremamente felici per questa vittoria, una tappa importante del percorso intrapreso all’inizio di quest’anno, fatto di miglioramenti continui per quanto riguarda la qualità, ottenuti attraverso modifiche specifiche e analisi di laboratorio».
Un settore, quello della produzione artigianale della birra sarda, che negli ultimi anni è sempre più al centro dell’attenzione, grazie ai riconoscimenti sempre più spesso provenienti dalla platea internazionale. Un settore sul quale sembrerebbe quindi intelligente puntare, nell’ottica di un più ampio discorso di rilancio culturale. «La Sardegna si distingue sempre nei concorsi birrari nazionali ed internazionali, a riprova di una scena matura, variegata e animata. Questo fermento può trasformarsi sicuramente in un asso da giocare, tanto sul piano
delle produzioni agroalimentari quanto sull’indotto dello stesso, come il turismo gastronomico – nota Melis. I birrifici artigianali della nostra isola sono ubicati poi in tutte le province, e possono rappresentare luoghi perfetti per visite apprezzabili con tutti e cinque i sensi. Per far questo, però, serve un impegno assoluto per raggiungere elevati e diffusi livelli qualitativi e – soprattutto – mantenerli».

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