Migliorano le condizioni di salute di Enrico Cau, il 35enne giocatore del Furtei che ieri ha avuto un infarto durante la partita contro l’Atletico Sanluri disputata nel campo comunale di Sanluri.

L’allenatore Andrea Mura è andato a trovarlo all’ospedale Brotzu di Cagliari, dov’è ricoverato in prognosi riservata, e fa sapere che il giocatore si è svegliato, è cosciente e ringrazia tutti coloro che gli hanno salvato la vita. Fondamentale, infatti, è stato il defibrillatore presente sulla panchina del Furtei, ma anche la collaborazione da parte di tutti, dal medico della squadra avversaria, ai barracelli di Sanluri e i giocatori del Furtei. Mura ha rivolto un appello alla Regione affinché conceda i fondi per organizzare i corsi per l’uso del defibrillatore e per le visite mediche delle società calcistiche isolane.

Nonostante fosse la terza manifestazione contro il genocidio che si sta compiendo a Gaza in pochi giorni, a Cagliari hanno partecipato al corteo di questa mattina, 10 mila persone. Allo sciopero generale hanno aderito in tantissimi e molte scuole del capoluogo sono rimaste chiuse. Pochi disagi invece per quanto concerne i trasporti.

Foto di Claudia Sarritzu

Un serpentone lunghissimo da piazza del Carmine fino al Consiglio regionale per dire stop al massacro di civili e alla pulizia etnica dei palestinesi.

Slogan e canti hanno accompagnato il corteo che si è poi fermato in via Roma sotto al parlamento regionale. Tanti i fischi rivolti alla politica nazionale e locale. Sì è chiesto una maggiore risposta in termini di boicottaggio e una completa interruzione dei rapporti con Israele.

Foto di Claudia Sarritzu

A manifestare uomini e donne di ogni età. Tantissimi studenti e studentesse e altrettanti bambini e bambine. Un fiume umano che ha voluto gridare anche in questa occasione che Cagliari sta dalla parte del popolo oppresso e lontana anni luce dalle scelte governative che ci vedono tra i pochissimi paesi al mondo che ancora non hanno riconosciuto lo Stato della Palestina.