Pula: un murale per Falcone, Borsellino, Emanuela Loi e gli uomini della scorta. Martedì l’inaugurazione
Martedì 14 novembre, alle ore 10, nella Scuola Media dell’Istituto Benedetto Croce di Pula, si terrà l’inaugurazione del Murale intitolato alla memoria dei Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e agli uomini e alle donne della scorta. A dare l’annuncio
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Martedì 14 novembre, alle ore 10, nella Scuola Media dell’Istituto Benedetto Croce di Pula, si terrà l’inaugurazione del Murale intitolato alla memoria dei Giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e agli uomini e alle donne della scorta. A dare l’annuncio è la sindaca di Pula Carla Medau.
Alla manifestazione saranno presenti il Prefetto e il Questore di Cagliari, Autorità Militari e Civili, in video-conferenza da Cefalù Manfredi Borsellino figlio di Paolo Borsellino, il Magistrato Ettore Angioni, la sorella di Emanuela Loi.
Sarà un’occasione per affrontare il tema della legalità, del valore della lotta e del sacrificio nel combattere la corruzione a difesa della Società. È previsto l’intervento degli studenti e nell’occasione, ufficialmente, adotteremo un atto col quale introdurremo, in stretta collaborazione con l’Istituto B.Croce, le lezioni di Educazione Civica e Legalità.
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Campari vende Zedda Piras: il mirto sardo e lo stabilimento di Alghero acquistati dall’Ilva Saronno

Il panorama degli spiriti italiani si prepara a un cambiamento significativo grazie a un importante accordo strategico: Campari vende Zedda Piras e il mirto di Sardegna all'Ilva Saronno.
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Campari vende Zedda Piras: il mirto sardo e lo stabilimento di Alghero acquistati dall’Ilva Saronno.
Campari vende i marchi Averna e Zedda Piras a Illva Saronno per cento milioni di euro.
Il panorama degli spiriti italiani si prepara a un cambiamento significativo grazie a un importante accordo strategico: Campari vende Zedda Piras e il mirto di Sardegna insieme allo stabilimento di Alghero all’Ilva Saronno.
Questa operazione di mercato rappresenta un momento di ridefinizione molto rilevante per entrambi i gruppi coinvolti, delineando un nuovo futuro per due eccellenze del patrimonio liquoristico mediterraneo. Entrando nel dettaglio dei fatti, Campari ha raggiunto un accordo per la cessione di amaro Averna e mirto di Sardegna Zedda Piras a Illva Saronno Holding, realtà già nota come proprietaria, tra gli altri, dell’iconico Disaronno e degli storici vini siciliani Florio e Duca di Salaparuta. Si tratta di un’operazione da 100 milioni che include anche la vendita di amaro Averna, garantendo così una nuova prospettiva di crescita a brand che hanno fatto la storia della tradizione nazionale. Il corrispettivo totale dell’operazione è pari a 100 milioni di euro e il closing è previsto entro la prima metà del 2026. L’intera architettura della transazione tra Campari e Illva Saronno Holding prevede la creazione di una società di nuova costituzione, chiamata NewCo, a cui verranno conferiti i business di Averna e Zedda Piras.
Questa nuova entità includerà asset fondamentali quali la proprietà intellettuale, il magazzino di prodotti finiti, alcuni dipendenti e gli stabilimenti produttivi di Caltanissetta in Sicilia per Averna e Alghero in Sardegna per Zedda Piras, comprendendo inoltre l’avviamento, altri accordi contrattuali nonché altre attività correlate alla produzione. Per assicurare una transizione ordinata e senza interruzioni nel servizio al mercato, Illva Saronno Holding e Campari Group hanno stipulato un accordo transitorio per le attività produttive di blending e imbottigliamento di Averna nello stabilimento italiano di Campari Group a Canale. Contestualmente, è stato definito un contratto di distribuzione temporaneo in base al quale Campari continuerà a commercializzare Averna e Zedda Piras in alcuni mercati esteri come Germania, Austria e Svizzera, prima del passaggio definitivo alla struttura commerciale di Illva Saronno Holding. L’acquisizione segna un punto di svolta per il comparto, vedendo il mirto di Sardegna e lo stabilimento di Alghero acquistati da Ilva Saronno all’interno di un quadro di valorizzazione che abbraccia sia la Sardegna che la Sicilia, confermando l’importanza di mantenere vivi i legami con le radici produttive originali durante le grandi manovre industriali.
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