Tortolì, dona un rene al marito. La nuova (meravigliosa) vita di Piermauro e Rosamaria
L’amore, quello vero, supera tutti i confini anche quelli della paura e della malattia e supera le battaglie che la vita ci costringe a combattere. La storia di una “guerra” vinta grazie al sentimento più puro arriva da Tortolì, una
L’amore, quello vero, supera tutti i confini anche quelli della paura e della malattia e supera le battaglie che la vita ci costringe a combattere.
La storia di una “guerra” vinta grazie al sentimento più puro arriva da Tortolì, una vicenda personale fatta di altruismo, di coraggio, di voglia di vivere e di non arrendersi.
Piermauro Ambu 56 anni, conduceva una vita tranquilla fatta di soddisfazioni personali, Comandante della guardia costiera e una bella famiglia costruita con la sua meravigliosa compagna Rosamaria Quintino.
Nel 2000 a Mauro viene diagnosticata una un’insufficienza renale, all’età di 40 anni viene messo in pensione. Non è il tempo di piegarsi ma quello di reagire. «Diciassette anni, racconta Mauro, sono un periodo lunghissimo, sono stati costellati da tante gioie ma anche da periodi tristi». La super coppia non demorde davanti alle difficoltà e prosegue una vita tranquilla, entrambi insegnanti di danza nella loro scuola la “Magic dance School” di Tortolì, vivono le soddisfazioni del loro lavoro.
Mauro sa bene che un giorno dovrà essere inserito in lista per il trapianto, la sua funzionalità renale inizia a calare. Il rischio è quello di doversi sottopporre alla dialisi. Ma di fronte alla realtà delle cose Rosamaria dichiara ai medici di voler donare un rene a suo marito.
«Rosa aveva già manifestato questa intenzione diciassette anni fa, spiega Mauro, un bellissimo gesto di grande amore e altruismo». Iniziano gli esami, sette mesi di analisi e un responso la compatibilità è certa.
Il 14 ottobre scorso Mauro riceve l’organo da sua moglie, il trapianto avviene nell’Azienda ospedaliera Brotzu, è il terzo e ultimo paziente (nel 2017) che riceve un organo da persona vivente.
Le dimissioni arrivano il 28 ottobre, l’ex Comandante racconta con grande emozione la sua vicenda che ha dello straordinario. “Sono un uomo fortunato” questa è la frase con la quale Mauro si identifica. E con un post su Facebook ha voluto ringraziare la sua splendida compagna: “Sono un uomo molto fortunato perché 35 anni fa ho incontrato Rosamaria Quintino. Sono fortunato perché ho sposato una donna meravigliosa che ha condiviso con me 35 anni (…) sono fortunato perché questa donna ha voluto condividere con me una parte del suo corpo donandomi un rene che mi permetterà di vivere a lungo insieme a lei una vita normale, continuando a fare ciò che ci è sempre piaciuto”.
I ringraziamenti di Mauro vanno anche all’ospedale Brotzu: “Una vera eccellenza a cui va il mio elogio, grazie al Direttore del reparto trapianti, il dottor Gianni Piredda, e ai dottori Davide Argiolas e alla dottoressa Carta, grazie al direttore del reparto trapianti dottor Mauro Frongia e al dottor Atzori“.
“Dal 1982 a pochi anni fa” continua Mauro nel suo post” nell’ospedale sono stati effettuati 1000 trapianti di rene è veramente un’eccellenza, il personale infermieristico è davvero speciale, li reputo davvero come fratelli e sorelle”.
Una nuova vita sta per iniziare per Mauro che ora è degente nella “Casa Lions” una struttra di accoglienza, adiacente al Brotzu, e nella quale rimarrà per un mese: «Rosa tornerà dalle sue bambine a scuola e verrà a trovarmi, stiamo bene e siamo felici, sono tornato il Mauro di sempre».
Il 14 ottobre è una data che nel calendario della famiglia Ambu verrà segnato in rosso, come le festività, come un anniversario importante, il giorno della rinascita.
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