Cersey, una rottweiler di circa 5 anni, è stata ritrovata a Giorgino: al collo aveva segni di una pesante catena che l’hanno segnata non solo nel fisico ma anche nel morale.

Il suo atteggiamento, una volta accalappiata e portata al canile, era la chiara dimostrazione di tutti gli abusi e le privazioni subite: costantemente sottomessa per l’atavica paura dell’essere umano. Il suo incedere non era quello fiero e sicuro di un cane della sua tempra, bensì quello di chi è ormai rassegnato alla sofferenza e a subire percosse e umiliazioni continue. Quando arrivò al centro educativo cinofilo La casa degli Shardana di Iglesias era l’ombra di sè stessa, vittima di chi, per troppo tempo, ha sfogato su di lei frustrazioni e aggressività. Purtroppo positiva alla leishmaniosi, che si è manifestata a livello cutaneo, ha dovuto fare un ciclo con costosi medicinali (Glucantime e Allopurinolo) che hanno dato risultati magnifici: ora le sue analisi sono perfette, lei è monitorata in maniera premurosa e costante e il suo stato di salute è ottimale.

Il lavoro con lei non è stato semplice e si sa, ognuno ha i suoi tempi, ma con pazienza adesso è un altro cane. Cersey è perfetta in passeggiata: la sua andatura ora è fiera e alta e il lavoro sulla sua autostima ha portato a degli ottimi risultati. Ha acquisito svariate competenze, è compatibile con i cani, meglio se di taglia grande e anche femmine, ma da testare di volta in volta. Non va assolutamente d’accordo con i gatti. Conosce le richieste di educazione di base, le piace imparare ma senza forzature, senza toni forti: non è un cane per tutti, ha bisogno di una guida che la conduca senza troppo impeto, con fermezza ma senza sovrastarla.

Al momento Cersey è ospite del centro: è adottabile dopo colloquio conoscitivo e comprovata compatibilità. Consulenza e percorso educativo compreso e gratuito.
Per qualunque informazione su di lei, contattare ASD La casa degli Shardana centro educativo cinofilo affiliato FISC.

La Polizia di Stato di Cagliari ha arrestato due uomini per lesioni personali pluriaggravate e porto abusivo di arma clandestina in relazione alla sparatoria avvenuta ieri sera nel quartiere di Sant’Elia. I fatti si sono verificati intorno alle 19:40 nei pressi di un bar di via Schiavazzi, dove una violenta rissa tra più persone è degenerata con l’esplosione di colpi d’arma da fuoco.

All’arrivo delle Volanti e della Squadra Mobile, due uomini sono stati trovati feriti a terra e soccorsi dal 118. Uno presentava una ferita da arma da fuoco al fianco e un trauma alla testa, l’altro lesioni da arma da taglio alla schiena. Entrambi sono stati ricoverati all’ospedale Brotzu con prognosi di 30 e 21 giorni.

Le indagini, supportate da immagini di videosorveglianza e testimonianze, hanno portato all’identificazione di tre presunti responsabili: un 50enne, un 28enne e un minorenne di 17 anni. Secondo la ricostruzione, uno avrebbe sparato con una pistola, mentre gli altri due avrebbero partecipato all’aggressione armati di katana e coltello. Alla base dell’episodio ci sarebbe stato un litigio avvenuto poco prima.

I tre si sono presentati spontaneamente agli agenti, ammettendo i fatti, e l’arma è stata recuperata. I due maggiorenni sono stati condotti nel carcere di Uta, mentre per il minorenne è scattato l’affidamento al genitore, come previsto dalla normativa.