Cagliari a lavoro in vista del prossimo match casalingo contro il Genoa. Clima teso, ma trapela grande ottimismo in vista dell’imminente futuro. La società ha confermato massima fiducia a Rastelli, anche se i prossimi impegni potrebbero essere decisivi. Buone notizie dall’infermeria: allarme leggermente rientrato per Marco Sau. L’ attaccante di Tonara, dopo la prima diagnosi da 4-5 settimane di stop, potrebbe dimezzare i tempi di recupero e tornare in gruppo tra 15-20 giorni.

Stesso discorso per Alessio Cragno. Il portiere rossoblù sarà a completa disposizione di Rastelli già dal prossimo match contro il Genoa. Per lui solo un piccolo problemino al retto femorale. A confermarlo lo stesso agente del calciatore, intervenuto in esclusiva ai microfoni di “Calcio Casteddu”.

Occhi puntati anche sui nazionali rossoblù.  Romagna potrebbe scendere in campo dal 1′ con la Nazionale Under 21. L’ex Juventus, poco utilizzato da Rastelli in questo inizio di stagione, ha confermato grande carisma e grande personalità nonostante la giovane età, aspetti che hanno convinto Di Biagio a puntare forte su di lui. Per quel che riguarda Nicolò Barella, Ventura scioglierà le ultime riserve e dubbi di formazione solamente nelle prossime ore. Non è escluso che il centrocampista rossoblù possa fare il suo esordio in Nazionale già dell’imminente match contro la Macedonia.

[Salvatore Stella]

Come si dice caminetto in sardo campidanese?

Caminetti sardi: tradizioni e calore al centro dell’inverno. Questo elemento, simbolo di convivialità e calore domestico, rappresenta un’istituzione ben radicata nella cultura isolana. Ma come si dice caminetto in sardo campidanese?

Con l’arrivo dell’inverno, nelle serrate serate fredde che caratterizzano la stagione, il caminetto torna a ricoprire un ruolo fondamentale nei paesi della Sardegna. La risposta a questa curiosità è tanto affascinante quanto variegata: i termini più utilizzati per descrivere questo indispensabile fonte di calore sono tziminera, ziminera, giminera, ma anche forredda, foxili e fogu.

La lingua sarda, con le sue sfumature dialettali, riflette una tradizione agropastorale che ha sempre caratterizzato la vita nell’isola. In particolare, nei comuni dell’entroterra, dove gli inverni possono essere piuttosto rigidi, il caminetto ha storicamente assunto un’importanza cruciale, non solo per il riscaldamento, ma anche come centro di socializzazione, dove le famiglie si riuniscono attorno alle fiamme danzanti per raccontare storie e condividere momenti di intimità.

Il termine tziminera deriva dallo spagnolo chiminera, evidenziando le influenze culturali che hanno attraversato la storia sarda. Ma qualsiasi sia il nome con cui lo si chiama, il caminetto resta un simbolo di calore e accoglienza. Quindi, mentre ci prepariamo ad affrontare il freddo, non dimentichiamo di accendere queste tradizioni che riscaldano non solo gli ambienti ma anche i cuori. E voi, come chiamate questo pezzo di storia e cultura?