La loro storia inizia anni e anni fa: erano un gruppo di ben 28 cani, un branco affiatato che viveva tutto l’anno a Giorgino. Da fine agosto però sono spariti: chi li vedeva, praticamente ogni giorno, girovagare in zona, afferma che, purtroppo, da circa 20 giorni non si sono più presentati.

«Vengo qui quasi tutti i giorni con mia moglie a pescare – racconta un abitante della zona – e li vedevo sempre da lontano, la loro presenza ci faceva compagnia. Non si avvicinavano perché impauriti da noi. Purtroppo da quando sono uscite delle voci sulla loro pericolosità, sono scomparsi. Ho paura che qualcuno abbia fatto loro del male».

Paola Sannia con due cuccioli del branco

Del branco se ne occupò, nel 2011, una intraprendente e appassionata volontaria cagliaritana, Paola Sannia. Paola, preoccupata, già da allora, per le sorti dei cani decise di agire e, come solo i veri amanti degli animali sanno fare, si rimboccò le maniche e intraprese un cammino faticoso che la portò a riuscire a sterilizzare tutte le femmine del branco. «L’ho fatto per loro: non riuscivo più a dormire pensando alla quantità di cuccioli che sfornavano e alle condizioni in cui vivevano».

La volontaria con un cucciolo di Giorgino

Così riuscì a prendere e portare in ambulatorio veterinario, una ad una, tutte le femmine: «Il veterinario mi ha aiutato tanto venendomi incontro con le spese mediche. Devo anche ringraziare le persone che hanno permesso tutto questo: sono stati in tantissimi ad aiutarmi economicamente. A nessuno interessava far del male a quei cani. Tutti volevano aiutare me e loro e, insieme, ci siamo riusciti».

Il gruppo ora si è ridotto a 8 esemplari: sono tutti cani di taglia medio piccola e non aggressivi. Quella da randagi non è di certo una vita facile, piena di pericoli, di troppo caldo o troppo freddo e della ricerca continua di un riparo e di protezione. I cani di Giorgino costituiscono una piccola, vera e propria, tribù che, a causa di tanti fattori si trova lì ma che, di sicuro, non costituisce un pericolo per nessuno. Ma che fine hanno fatto adesso?

Una delle piazze più suggestive del quartiere Villanova, piazza San Giacomo, sarà definitivamente chiusa al traffico veicolare e restituita ai cittadini come spazio interamente pedonale. È questa la principale novità approvata nel corso della riunione della Giunta comunale di martedì 6 maggio, all’interno di un pacchetto di interventi mirati a migliorare la mobilità, la sicurezza e la qualità della vita urbana.

La decisione rientra nell’attuazione del Piano Urbano del Traffico e fa seguito alla conclusione della fase sperimentale del nuovo percorso della Linea 7 del CTM. Con il ripristino del transito in via Piccioni, si rende ora possibile chiudere definitivamente la piazza a ogni mezzo motorizzato, compresi i trasporti pubblici. “Piazza San Giacomo sarà uno spazio completamente a misura di pedone – fa sapere l’amministrazione – in linea con l’obiettivo di rendere più vivibili i quartieri storici e valorizzare la dimensione comunitaria degli spazi urbani”.

Oltre alla pedonalizzazione della piazza, la Giunta ha approvato anche altre misure che riguardano la mobilità cittadina. In particolare, è stata regolamentata la sosta nell’area del Mercato di San Benedetto, dove, a seguito del trasferimento delle attività in piazza Nazzari, i residenti con pass potranno parcheggiare sia nell’anello interno che esterno del mercato nelle giornate di venerdì e sabato.

Sul fronte della sicurezza scolastica, sono state istituite due nuove “Zone scolastiche permanenti” a traffico limitato, in via Fabio Filzi (tra via Montecassino e via Santa Maria Chiara) e in via dei Partigiani (tra via Marzabotto e via delle Fosse Ardeatine). Qui sarà vietato circolare, sostare e fermarsi con qualsiasi veicolo, per proteggere l’accesso agli istituti scolastici e migliorare la qualità dell’aria nelle zone frequentate da studentesse e studenti.

Infine, sul piano delle attività produttive, arriva un sostegno concreto ai concessionari del Mercato civico di Sant’Elia temporaneamente trasferiti in altri mercati cittadini. Per loro è stata approvata un’agevolazione sul canone di concessione fino al 31 dicembre 2026.

Il Comune di Cagliari conferma dunque il proprio impegno verso una città più sostenibile, sicura e a misura di comunità. “Proseguiamo nel percorso di trasformazione urbana con interventi concreti – spiegano da Palazzo Bacaredda – ascoltando le esigenze di residenti, famiglie e operatori economici”.