Vitivinicola Alberto Loi: tutta l’essenza del territorio dell’Ogliastra in un bicchiere del Cannonau più puro

Un amore sconfinato per la terra e per il suo nettare più pregiato, il vino. Da quattro generazioni nel sangue della famiglia Loi scorre questa passione, che il tempo e l’innovazione non hanno attenuato, semmai rinforzato. Originari di Jerzu, secondo
Un amore sconfinato per la terra e per il suo nettare più pregiato, il vino. Da quattro generazioni nel sangue della famiglia Loi scorre questa passione, che il tempo e l’innovazione non hanno attenuato, semmai rinforzato. Originari di Jerzu, secondo gli esperti una delle tre culle del Cannonau assieme a Capo Ferrato e Oliena, i Loi cominciano ad occuparsi di vino agli inizi del Novecento, quando ancora il prodotto non era competitivo sul mercato nazionale ma si produceva per la distribuzione entro i confini dell’Isola. A raccontarci questa storia fatta di sacrifici e soddisfazioni è Francesca Loi, rappresentante della quarta generazione della famiglia, addetta al marketing e all’export nell’azienda Vitivinicola Alberto Loi, che nasce ufficialmente proprio sotto la guida di suo nonno Alberto negli anni ‘40: «Mio nonno decise, negli anni ’30, che il vino di famiglia aveva le potenzialità per essere venduto non solo a livello regionale, ma nazionale e internazionale – dice la giovane –; acquistò quindi la licenza e fondò l’azienda nell’area di Cardedu, mandandola avanti fino agli anni ’90 quando è venuto a mancare».
Ora la Vitivinicola Loi è in mano ai cinque figli del signor Alberto, e ognuno di essi si occupa di una mansione specifica, il che consente di proseguire una consuetudine ormai inscritta nel loro DNA: «È molto bello e importante fare tutto in famiglia perché vengono portati avanti il nome e la tradizione del marchio, ma – precisa Francesca – siamo sempre aperti anche a consulenze di esperti e professionisti, spesso essenziali per lavorare al meglio». Soprattutto ora che il mondo è sempre più incuriosito rispetto al Cannonau, fiore all’occhiello dell’azienda e ufficialmente riconosciuto come ‘elisir di lunga vita’ dei centenari ogliastrini, che ne hanno sempre fatto un consumo regolare e moderato.
Ma qual è il segreto per produrre un vino di alta qualità? «La nostra filosofia è semplicemente quella di seguire la tradizione secolare del territorio, producendo in purezza soltanto i prodotti più autentici della zona in modo da far ritrovare nel bicchiere l’essenza pura del vino». E così, ci illustra la ragazza, il Carignano prodotto dai Loi nel Sarrabus viene usato solo per i blend perché si tratta di un’uva tipica del Sulcitaneo, mentre il Cannonau di Cardedu, che è l’uva simbolica di questa azienda, ha tutte le carte in regole per essere gustato in purezza.
Fondamentale, però, anche l’attenzione verso il consumatore: «Siamo molto attenti alla qualità del nostro vino. Ad esempio utilizziamo solfiti solo ben al di sotto della soglia consentita». Il prodotto finale è quindi un vino attentamente controllato in tutte le fasi della produzione, non eccessivamente filtrato al fine di non alterarne la natura e l’identità. «Sono queste le caratteristiche fondamentali dei nostri vini; un’attenzione indiscussa verso il consumatore, la scelta di materie prima di qualità e il metodo di coltivazione – conclude Francesca – sono il punto di partenza fondamentale per ottenere risultati eccellenti».

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