Le parole pronunciate da Piero Pelù durante il concerto dei Litfiba all’Arena Grandi Eventi di Sant’Elia tenuto il 12 agosto scorso avevano scatenato un putiferio sul web con una coda molto lunga di polemiche. «Ragazzacci qualcuno si ricorda di Nagasaky, Hiroshima, qualcuno si ricorda di Fukushima e di Chernobyl? qualcuno conosce anche Perdasdefogu allora è la stessa me… è la stessa me… chiudere quei ca… di poligoni di tiro», questa la frase rivolta ai suoi fan. Oggi il leader dei Litfiba, con un post su Facebook, ritorna su quelle parole per precisare che non sono contro la Sardegna, ma contro la presenza militare sull’isola.

«Nei poligoni di tiro sardi – spiega il rocker fiorentino – vengono sparati proiettili carichi di Uranio impoverito e Torio radioattivo, si tratta di materiali estremamente pericolosi per la salute di chi li tratta e di chi è costretto a vivere nelle loro vicinanze. Al concerto di Cagliari ho condannato questi poligoni di tiro (in particolare Perdasdefogu dimenticando però Capo Teulada ed altri) perché sono da sempre Obiettore di coscienza e quindi ripudio tutte le armi e tutte le guerre. Le mie parole non erano assolutamente rivolte alla gente di Sardegna a cui auguro di diventare tutta ultracentenaria e trombante. A chent’annos!».

A Carloforte  esiste una storia che sembra uscita da un romanzo ma che invece è più vera e potente di qualsiasi finzione. È la storia di una coppia straordinaria che da 82 anni cammina mano nella mano nella vita, dimostrando che l’amore, quando è autentico, non conosce età né stagioni.

Lui ha 101 anni, lei 97, e insieme rappresentano un raro e preziosissimo esempio di fedeltà, rispetto e complicità. In un’epoca in cui tutto sembra correre e consumarsi in fretta, la loro unione è un’ancora di bellezza e di memoria, una lezione silenziosa che parla di pazienza, dedizione e radici profonde.

Carloforte li conosce e li ama. Le loro vite si intrecciano con la storia stessa dell’isola: le strade, il mare, le feste, le fatiche e le gioie di una comunità che ha sempre saputo custodire i propri affetti come beni preziosi. Non sono solo una coppia longeva: sono custodi di un modo di vivere che mette al centro la famiglia, la parola data e l’amore costruito giorno dopo giorno.

Un ringraziamento speciale va a Pierino Vargiu e Angela Mereu, ambasciatori della Sardegna, che con sensibilità e passione hanno condiviso le informazioni e le fotografie che permettono oggi a questa storia di arrivare a tutti. Grazie a loro, questo esempio di amore autentico può continuare a emozionare e ispirare.