La stagione non è andata come previsto, ma indossare quei giorni in maglia gialla, il quinto posto alla Grande Boucle e la vittoria di tappa a Planche des Belles Filles vanno condivisi con i tifosi della “sua” Sardegna. L’appuntamento lo ha dato lo stesso Fabio Aru dal suo profilo Facebook.

Ci sarà di che festeggiare alla prossima Pedalaru, insomma. L’edizione 2017 si svolgerà come di consueto a Villacidro, il 17 settembre prossimo. La manifestazione avrà uno scopo benefico e sarà aperta a tutti gli appassionati delle due ruote e ai tifosi del campione Astana. Le iscrizioni saranno aperte dalle 7.45 alle 8.30 del giorno dell’evento. Quindi, dopo il benvenuto al campione e  il raduno al Parco Comunale di Villacidro, partirà la pedalata dei bambini (9.30), mentre l’appuntamento per gli adulti sarà alle 10.30.

Si pranzerà tutti assieme (sempre nel parco) alle 13 e la festa proseguirà nel pomeriggio.

Regalare un libro a Natale significa offrire un’esperienza di lettura capace di attraversare il tempo, e i grandi classici della letteratura sarda rappresentano una scelta di alto valore culturale.

“Canne al vento” di Grazia Deledda, premio Nobel per la Letteratura, è uno dei romanzi più celebri del Novecento italiano: ambientato in una Sardegna rurale e arcaica, racconta la decadenza di una famiglia nobile e affronta temi universali come il destino, la colpa e la speranza di riscatto.

“Paese d’ombre” di Giuseppe Dessì, vincitore del Premio Strega nel 1972, è un ampio romanzo storico che segue per oltre un secolo le vicende di un paese immaginario della Sardegna, offrendo un ritratto profondo dei cambiamenti sociali, politici e culturali dell’isola.

“Il giorno del giudizio” di Salvatore Satta è un’opera intensa e meditativa, costruita come una galleria di ritratti umani ambientati nella Nuoro di fine Ottocento: un libro che riflette sul senso dell’esistenza, della memoria e del giudizio, considerato uno dei capolavori assoluti della narrativa italiana.

“Disamistade” di Sebastiano Satta rappresenta un classico della poesia sarda e racconta, con toni epici e drammatici, il mondo della Barbagia, le faide, l’onore e il destino collettivo, attraverso versi di grande forza espressiva.

“Memorie di un servitore” di Giulio Angioni, infine, è un romanzo che unisce racconto autobiografico e sguardo antropologico, attraversando decenni di storia sarda e italiana con uno stile sobrio e ironico.

Cinque opere fondamentali che, sotto l’albero di Natale, diventano un dono di cultura, identità e consapevolezza.