Ormai mancano solo le visite mediche, ma Leonardo Pavoletti è praticamente un giocatore del Cagliari Calcio. Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini, con un blitz di persona a Napoli, ha strappato il forte centravanti alla concorrenza, in particolare dell’Atalanta.

Il giocatore sosterrà le visite mediche questo pomeriggio a Villa Stuart a Roma e poi si potrà aggregare al gruppo. L’accordo è di 10 milioni al Napoli più 2 di bonus. Al giocatore un quinquennale da un milione a stagione più i premi. Massimo Rastelli potrebbe averlo quindi già a disposizione per la gara con il Crotone prevista per il 10 settembre (o posticipo dell’11) e, vista la pausa per la Nazionale, avrà più di una settimana di tempo per inserirlo negli schemi di gioco rossoblù.

Pavoletti, classe 1988, centravanti forte sia con la testa che con i piedi, va a colmare il vuoto lasciato da Marco Borriello, con il vantaggio dell’età e la voglia di riscatto dalla sua parte. Dopo l’infortunio e un’annata da dimenticare al Napoli, Pavoletti vuole dare il meglio di sé per la salvezza del Cagliari e per riconquistare la fiducia di mister Giampiero Ventura in vista dei Mondiali che si terranno il prossimo anno.

Intanto il suo debutto potrebbe coincidere con l’esordio del Cagliari al Sardegna Arena. Ieri è stato inaugurato con successo l’impianto luci. Ora manca solo l’ok della Commissione provinciale di vigilanza e delle Autorità che visiteranno l’impianto nella giornata di domani.

Beniamino Zuncheddu ha commentato la notizia del rientro in Italia di Chico Forti.

“Beniamino Zuncheddu ha a cuore la sorte e i diritti di tutti i detenuti, quindi è molto felice che Enrico Forti abbia ottenuto di scontare la sua condanna in Italia e che le istituzioni si siano prodigate per favorire che ciò accadesse” ha detto il suo avvocato Mauro Trogu.

“Non nasconde però la sua delusione per essere stato totalmente ignorato da quelle stesse istituzioni che sembrano guardare più a ciò che accade nei tribunali esteri che non a come viene amministrata la giustizia in Italia, e non si sono accorte della sua assoluzione con formula piena (per non aver commesso il fatto) dopo quasi 33 anni di carcerazione” ha poi aggiunto il legale.