“Non è mai troppo tardi”, recitava il titolo di una trasmissione della Rai degli anni ’60, attraverso la quale il conduttore, il maestro Alberto Manzi, insegnava ai troppi italiani ancora analfabeti che avevano superato l’età scolare, a leggere e scrivere. L’Università della terza età è lo step successivo. A Cagliari la formazione e l’arricchimento culturale delle persone non più in età lavorativa è svolta da ormai 39 anni dall’istituto diretto oggi da Fabrizio Rossi.

Non si tratta più di insegnare a leggere e a scrivere come ai tempi del maestro Manzi, ma di approfondire le proprie conoscenze, attraverso una formazione di rango universitario per qualità. Trentasei materie, milleduecento ore di lezioni e conferenze, e poi seminari, gite, incontri, per continuare a tenere la mente allenata: «Non sono veri e propri corsi universitari così come siamo abituati – spiega il direttore della terza università d’Italia di questo tipo – ma di lezioni-conferenza che si autocompletano. Contrariamente a quanto si pensa, le persone nella fascia di età compresa fra i 60 e i 70 anni sono molto impegnate, e anche se non riescono a seguire tutte le lezioni, possono coniugare il loro interesse per la cultura con il loro tempo libero».

Cultura, si è detto, e socializzazione, ma la prima non è un semplice mezzo, la qualità dell’insegnamento è garantita. Nora Racugno per le lezioni di filosofia, Cicci Ibba di letteratura e Felice Di Gregorio per natura e ambiente, sono solo alcuni nomi dei docenti. La socializzazione, le nuove amicizie, i dibattiti e le conversazioni stimolanti avvengono così in un contesto naturale di gruppo:« L’Università della Terza Età di Cagliari è un centro di aggregazione di cittadini interessati a stimolare i rapporti umani per favorire la crescita culturale, nonché la cosciente partecipazione alla vita e agli eventi che essi vivono – spiega Rossi – Chiaramente la società di oggi rispetto a quella di 30 anni fa è mutata. La tecnologia, l’apertura a nuove esperienze e culture, l’allungamento dell’aspettativa di vita, rendono le persone di una certa età maggiormente attive, esigenti e al passo con i tempi».

Le iscrizioni sono possibili già da oggi fino all’esaurimento dei posti disponibili, recandosi personalmente presso la sede di via Pola 41 a Cagliari, oppure via mail all’indirizzo [email protected]. Per i meno “digitalizzati”, sarà sufficiente telefonare al 3207265032. Limiti? Nessuno, perché il piacere della conoscenza non ha età

Il club rossoblù ha annunciato l’acquisizione del giovane attaccante classe 2002 dall’Inter con la formula del prestito con obbligo di riscatto, legandolo fino al 30 giugno 2030. Sebastiano Esposito, nato a Castellamare di Stabia, vanta già un’esperienza importante nonostante la giovane età, avendo giocato in Serie A, Serie B e all’estero, oltre a rappresentare l’Italia nelle nazionali giovanili.

Cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, dove si è distinto segnando 33 gol in 40 partite con la Primavera e vincendo il campionato e la Supercoppa Under 17, Esposito ha esordito giovanissimo con la prima squadra nerazzurra, stabilendo alcuni record tra i più giovani a debuttare e segnare in Europa League e Serie A.

Negli anni successivi ha accumulato esperienza con diverse esperienze in prestito: SPAL, Venezia (con cui ha conquistato la promozione in Serie A), Basilea in Svizzera, Anderlecht in Belgio, Bari e Sampdoria in Italia, prima di giocare la scorsa stagione all’Empoli, dove ha realizzato 10 gol in Serie A.

Esposito è un attaccante fisico e versatile, capace di giocare sia come punta centrale sia come seconda punta. Ambidestro e tecnico, si distingue per rapidità, abilità nel dribbling e visione di gioco, qualità che gli permettono di creare occasioni per sé e per i compagni.

Per ulteriori dettagli sul trasferimento, il percorso e le caratteristiche tecniche di Sebastiano Esposito, rimandiamo alla nota stampa ufficiale del Cagliari Calcio.