L’Espresso, la fuga di massa dei ventenni dalla Sardegna: se ne va uno su quattro. A Monserrato è record nazionale
«Ciao mamma e papà, vado via». Quanti genitori sardi hanno sentito questa frase dai propri figli negli ultimi anni? Tantissimi, si sa, ma a leggere i dati Istat pubblicati oggi da L’Espresso, la popolare rivista dell’omonimo gruppo editoriale, vengono i
«Ciao mamma e papà, vado via». Quanti genitori sardi hanno sentito questa frase dai propri figli negli ultimi anni? Tantissimi, si sa, ma a leggere i dati Istat pubblicati oggi da L’Espresso, la popolare rivista dell’omonimo gruppo editoriale, vengono i brividi. Nel profondo Sud dell’Italia nessuna regione registra più abbandoni della Sardegna.
Se il record a livello assoluto di giovani che hanno abbandonato la propria città negli ultimi otto anni spetta a Napoli, il primato, tenendo conto della popolazione, va a un comune dell’hinterland cagliaritano, Monserrato. Ad abbandonare negli ultimi otto anni il comune del cagliaritano, il 26 per cento della popolazione tra i 18 e i 30 anni. Poco dopo, al terzo, quarto e quinto posto, seguono altri tre comuni del Sud Sardegna, Carbonia, Assemini e Selargius. Ma anche Cagliari al 19esimo posto non se la passa bene. Nella classifica in termini assoluti il capoluogo si piazza al settimo posto nazionale con 2.771 giovani emigranti.
Dati molto preoccupanti che segnalano un’emergenza senza pari almeno in Italia. L’isolamento, la deindustrializzazione, la crisi degli ultimi anni e le scarse opportunità di trovare un lavoro e un futuro dignitosi nell’isola hanno costretto i giovani sardi a prendere la via dell’esilio. E i padri e le madri a rispolverare il tradizionale fazzoletto bianco da sventolare in aeroporto.
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